Chirurgia oncologica mininvasiva dell’esofago, il progetto RAMIE internazionalizza l’IRCCS di Candiolo

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Si tratta di un concreto passo in avanti verso la tanto auspicata integrazione fra equipe cliniche operanti in Strutture ospedaliere diverse nell’ottica di aumentare e migliorare l’offerta della chirurgia d’avanguardia della Sanità piemontese che nel contempo sia in grado di ridurre la mobilità passiva dei cittadini piemontesi per questa e per altre patologie

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Torino, 16 aprile 2019 – In linea con il processo di internazionalizzazione della ricerca e dell’applicazione di protocolli chirurgici mininvasivi di avanguardia, fortemente voluta dall’Istituto di Candiolo – FPO IRCCS e approvata dalla Regione Piemonte e dalla Rete oncologica Piemontese, si è tenuto recentemente, presso le sale operatorie del medesimo Istituto di Candiolo, il primo intervento di RAMIE con dissezione mediastinica “en bloc”.

RAMIE acronimo di Robotic Assisted Mini Invasive Esophagectomy, è un programma avanzato di chirurgia mininvasiva dell’esofago che completa l’expertise dei chirurghi piemontesi operanti in questo settore. Il progetto ha potuto contare sulla concreta collaborazione clinica, in essere da circa quattro anni, fra due equipe, quella di Chirurgia Generale Universitaria 2 della Città della Salute e della Scienza, diretta dal prof. Renato Romagnoli e quella di Chirurgia Oncologica Cervico-Cefalica di FPO IRCCS, diretta dal prof. Giovanni Succo, a cui si è aggiunta l’equipe di Chirurgia Oncologica di FPO IRCCS, diretta dal dott. Michele De Simone, e sulla possibilità di utilizzare il nuovissimo robot chirurgico Da Vinci XI, entrato in servizio presso l’Istituto di Candiolo nell’autunno 2018, per l’esecuzione dei tempi toracici e successivamente addominale, finalizzando il tutto alla riduzione dell’aggressione chirurgica.

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Prof. Richard Van Hillegersberg

Hanno operato alla doppia consolle del Robot Da Vinci, con comandi sdoppiati e possibilità di condividere le medesime esperienze nella piena sicurezza per il paziente, il professore di Utrecht, Richard Van Hillegersberg, uno dei massimi esperti mondiali di questa chirurgia con all’attivo più di 400 casi di RAMIE e i chirurghi di Torino guidati dai professori Renato Romagnoli, Giovanni Succo e dal dott. Michele De Simone.

Nel maggio del 2018 una specifica convenzione fra Città della Salute e della Scienza e l’Istituto di Candiolo gettava le basi di un inedito Progetto di Chirurgia Oncologica mini-invasiva dell’esofago fra l’equipe, la cui direzione allora del prof. Salizzoni è passata al prof. Renato Romagnoli, grande esperto di chirurgia dell’esofago, e l’equipe diretta dal prof. Giovanni Succo.

Si tratta di un concreto passo in avanti verso la tanto auspicata integrazione fra equipe cliniche operanti in Strutture ospedaliere diverse nell’ottica di aumentare e migliorare l’offerta della chirurgia d’avanguardia della Sanità piemontese che nel contempo sia in grado di ridurre la mobilità passiva dei cittadini piemontesi per questa e per altre patologie.

Nonostante la grande esperienza acquisita in questi anni di lavoro congiunto tra le due equipe, l’estrema complessità/delicatezza della tipologia d’intervento e l’introduzione di un tempo chirurgico robotico, volto a semplificare e rendere meno invasivo il tempo toracico, sicuramente il più impegnativo dell’intero intervento, si è reso opportuno il ricorso a un proctor, il prof. Van Hillegersberg di Utrecht, vero e proprio maestro di chirurgia robotica dell’esofago, che desse la disponibilità di assistere l’equipe nell’esecuzione dei primi 5 interventi di RAMIE a Candiolo.

A seguito della prima esperienza di lavoro congiunto e considerando il valore aggiunto rappresentato dal creare una realtà chirurgica internazionale di assoluta valenza nell’ambito della Chirurgia dell’apparato digerente, è alla firma un contratto con il prof. Van Hillegersberg per una consulenza stabile di chirurgia oncologica del tratto gastro-intestinale presso l’Istituto di Candiolo, ivi compreso il teleconsulto su casi di particolare difficoltà che verranno trattati dalle equipe piemontesi.

Al riguardo il Direttore Generale dell’Istituto di Candiolo, dott. Antonino Sottile, afferma: “La joint venture con il prof. Van Hillegersberg e l’Università di Utrecht è un altro tassello che si aggiunge al processo di Internazionalizzazione dell’Istituto di Candiolo, voluto fortemente dal Presidente Andrea Agnelli, che già vede collaborazioni per progetti di ricerca e sviluppo in ambito clinico-tecnologico con il Florida Medical Hospital Nicholson Center, Intuitive Surgical INC, MD-Anderson Hospital Cancer Center e il Karolinska Institute”.

Oggi, a soli 10 mesi dalla prima stesura, il progetto RAMIE a Candiolo, primo passo di un più ampio progetto internazionale di chirurgia dell’apparato digerente, è quindi diventato realtà.

Grazie al diretto intervento dell’Istituto di Candiolo e nell’ottica dell’assoluta priorità della sicurezza dei pazienti, oltre ai già citati Chirurghi della Città della Salute e della Scienza, figure prestigiose della Chirurgia robotica mondiale come in questo caso il prof. Van Hillegersberg di Utrecht e nello scorso gennaio il prof. Magnuson di Orlando e il prof. Holsinger di Stanford sono state chiamate per accompagnare e seguire nella nostra Regione le equipe piemontesi in un processo finalizzato alla piena operatività ai massimi livelli della chirurgia robotica, e non solo, in tutte le discipline chirurgiche.

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