Allontanamento inconsapevole dall’ospedale. Braccialetti a radiofrequenza per pazienti a rischio

logo-aou-citta-della-salute-e-della-scienza-di-torino

Per la prima volta sperimentato con successo sistema per evitare le fuoriuscite inappropriate e incontrollate di pazienti, presso la Geriatria dell’ospedale Molinette di Torino

anziani-coppia-medicoTorino, 5 febbraio 2016 – Il problema delle uscite inappropriate e incontrollate dei pazienti, per lo più anziani e con decadimento cognitivo, ricoverati nei reparti di ospedale o RSA, rappresenta un fenomeno che, seppure in generale di entità limitata, è in grado di esporli a potenziali pericoli e può causare un notevole stato di ansia e di allarme negli operatori e nelle famiglie per ritrovare i pazienti che, aggirandosi smarriti all’interno o nei dintorni dell’ospedale, possono andare incontro ad eventi potenzialmente lesivi quali cadute o traumi.

La Direzione della Città della Salute di Torino, consapevole dell’importanza del problema, ha promosso per la prima volta una sperimentazione che, preventivamente approvata dal Comitato Etico Interaziendale, in accordo con il Garante della Privacy Aziendale, informato il Garante Nazionale Privacy e in collaborazione con la Direzione del Risk Management (diretto dal dott. Giulio Fornero), si è sviluppata da maggio a novembre 2015, presso il reparto di Geriatria universitaria dell’ospedale Molinette (diretto dal prof. Giancarlo Isaia), al fine di raccogliere elementi utili a valutare una possibile adozione della soluzione proposta in Geriatria e l’eventuale estensione in altri reparti dell’Azienda.

Per i pazienti che sono stati ritenuti a rischio di allontanamento inconsapevole (wandering), a causa delle loro compromesse condizioni cognitive, si è concordato l’uso di braccialetti a radiofrequenza (RFId) ed è stato collocato, nella porta di accesso principale al reparto, un varco comprensivo di antenne e di alimentatori in grado di attivare un indicatore luminoso e un allarme sonoro solo nel caso in cui tali pazienti avessero attraversato, oppure anche solo si fossero avvicinati troppo al varco, non accompagnati dal personale. In tal modo gli operatori prontamente allertati provvedevano ad aiutare il paziente e ad evitare che uscisse dal reparto.

I risultati della sperimentazione si possono ritenere molto positivi, in quanto tutti gli 11 pazienti con il braccialetto di sicurezza hanno rischiato più volte il wandering, facendo scattare complessivamente per 76 volte il segnale di allarme. Nei 7 mesi di osservazione nessun paziente si è più allontanato inappropriatamente. Di conseguenza è possibile concludere che, utilizzando un’apposita strumentazione e senza alcuna limitazione al movimento del paziente all’interno del reparto, è possibile prevenire improvvidi tentativi di allontanamento, garantendo ai pazienti e alle loro famiglie maggiori condizioni di sicurezza durante il ricovero in ospedale e riducendo anche lo stress e l’impegno del personale.

fonte: ufficio stampa

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...