Yemen, a luglio aumentato del 52% il numero di civili colpiti. Ferma condanna da Save the Children

Roma, 2 agosto 2022 – Nell’ultima settimana di tregua mediata dalle Nazioni Unite, la recrudescenza della violenza in Yemen ha portato all’uccisione o al ferimento di 38 bambini, il numero più alto di minori colpiti in una settimana dall’inizio del 2020. Un terribile promemoria di ciò a cui vanno incontro i bambini senza una cessazione completa delle ostilità.

L’aumento della violenza armata nell’ultimo mese di tregua in Yemen ha provocato 232 vittime civili, tra cui 57 bambini. L’ultima settimana di luglio è stata la più sanguinosa degli ultimi anni con oltre 65 vittime civili di cui 38 sono bambini.

La tregua, che scade oggi, ha rappresentato dal suo inizio, nel mese di aprile, un cambiamento particolarmente positivo per i bambini in Yemen, con un calo del 53% dei civili colpiti rispetto ai quattro mesi precedenti la sua entrata in vigore. Nello stesso periodo, i bambini feriti o uccisi sono diminuiti del 30%, scendendo a 120.

La tregua ha anche segnato passi importanti, tra cui la riapertura dell’aeroporto di Sana’a per i voli civili, l’ingresso di navi per le forniture di carburante nel porto di Hodeidah e la cessazione della violenza per i bambini che hanno potuto festeggiare serenamente l’Eid per la prima volta in sette anni.

Tuttavia, con l’avvicinarsi della fine della tregua, il numero di civili colpiti segnalati a luglio è aumentato del 52%. I bambini dello Yemen meritano sforzi determinati e seri per garantire la completa cessazione delle violenze, la riapertura delle strade a Taiz e la possibilità di un accesso umanitario completo, sicuro e senza ostacoli per tutti gli yemeniti in tutto il Paese.

“Le parole non riescono a descrivere tutte le sofferenze e difficoltà che i bambini in Yemen hanno dovuto sopportare negli oltre sette anni di questa guerra spietata, che ha avuto un impatto terribile sulle loro vite e sul futuro del loro Paese. Ad aprile, tutti erano entusiasti della notizia della tregua e la proroga di giugno aveva fatto sperare in una risoluzione a lungo termine del conflitto. Tuttavia, la notizia della scorsa settimana di un così forte aumento delle vittime civili ci ha ricordato che i bambini sono ancora lontani dall’essere al sicuro finché la guerra non sarà ufficialmente finita”, ha dichiarato Rama Hansraj, Direttore per lo Yemen di Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro.

“La tregua – ha aggiunto – ha effettivamente dato ai bambini un momento di sollievo. Ha soprattutto dato loro speranza e gli ha permesso, per la prima volta in sette anni, di poter sognare una vita pacifica e sicura che forse a iniziato a realizzarsi. La tregua ha offerto a tutti una rara opportunità di riflettere sui costi della guerra e sulla necessità di porre fine al conflitto”.

Save the Children condanna i continui attacchi ai bambini ed esorta le parti in conflitto a fare tutto ciò che è in loro potere per proteggere i bambini in linea con il Diritto Internazionale Umanitario e il Diritto Internazionale dei Diritti Umani.

Save the Children è presente in Yemen dal 1963 con programmi di istruzione, protezione dell’infanzia, salute e nutrizione, acqua, servizi igienico-sanitari e risposta alle emergenze nella maggior parte del Paese.

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