Utilizzo dati sanitari per la ricerca, Lodi (RIN): “Semplificare l’impianto normativo”

Roma, 5 marzo 2024 – “Auspichiamo che iniziative legislative volte ad adeguare le regole di gestione dei dati sanitari e promuovere una corretta medicina preventiva e di iniziativa come quella presentata oggi facciano chiarezza sugli aspetti, anche discordanti, della normativa vigente. Sulla gestione dei dati gli elementi normativi sono tantissimi, non solo a livello nazionale, ma anche europeo e internazionale, e allo stato attuale, se non cambia qualcosa, i ricercatori italiani continueranno ad avere molti ostacoli, che non consentono loro di contribuire al progresso scientifico”.

Prof. Raffaele Lodi

A dirlo il prof. Raffaele Lodi, presidente della Rete Italiana degli IRCCS delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione intervenendo al Senato a un convegno, promosso dalla senatrice Beatrice Lorenzin, sull’utilizzo dei dati sanitari e durante il quale è stata illustrata una proposta di legge volta ad adeguare le regole per la gestione dei dati sanitari per favorire l’avanzamento della ricerca scientifica.

“L’Italia ha una grande opportunità rispetto agli altri Paesi che producono ottima ricerca, come il mondo anglosassone e gli Stati Uniti, perché abbiamo un Sistema sanitario pubblico e universalistico, con protocolli clinici, diagnostici, strumentali e terapeutici che non vengono ancora influenzati da motivazioni economiche e che quindi possono certamente e essere omogenei sul territorio nazionale. Una volta risolti gli aspetti legislativi saremo in grado di lavorare, dalla Sicilia all’Alto Adige, utilizzando al meglio le risorse pubbliche che vengono stanziate. Questo andrà totalmente a vantaggio dei pazienti e della collettività”, ha aggiunto il prof. Lodi.

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