Un moderno device al braccio per cure oncologiche. Impiantato il primo Picc Port a Palermo

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Il Picc Port viene impiantato per via periferica con metodica eco-guidata, con un tubicino in silicone e una camera che viene posizionata a livello del terzo medio del braccio, anziché del torace come avveniva con i precedenti cateteri

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Da sinistra: Giuseppe Pipitone, Giuseppe Lo Baido, Loredana Chiarenza, Piero Programma

Palermo, 4 marzo 2017 – Un device di nuova generazione che permette con la massima sicurezza e con il minimo impatto invasivo ed estetico di somministrare farmaci nell’organismo di pazienti con patologie oncologiche e non, acute e croniche, che necessitano di terapia infusionale per periodi di media e lunga durata come emotrasfusioni, antibiotico terapia, nutrizione parenterale totale.

E’ il Picc Port, un catetere venoso centrale sottocutaneo che per la prima volta nella Sicilia occidentale è stato impiantato ieri all’Ospedale di Villa Sofia ad un uomo affetto da patologia tumorale. L’intervento è stato eseguito dal Picc Team, un’equipe medica di specialisti per l’applicazione di cateteri venosi centrali ad inserzione periferica, istituita l’anno scorso dall’Azienda Villa Sofia-Cervello, frutto di una collaborazione fra l’Unità di Ematologia e trapianti midollo osseo, diretta da Francesco Fabbiano, e il Trauma Center, diretto da Antonio Iacono.

Il Picc Port viene impiantato per via periferica con metodica eco-guidata, con un tubicino in silicone e una camera che viene posizionata a livello del terzo medio del braccio, anzicchè del torace come avveniva con i precedenti cateteri. Il vantaggio rispetto al classico “Port” è che il “Picc Port” consente una riduzione delle infezioni correlate, l’azzeramento del rischio di pneumotorace, di punture accidentali di grossi vasi arteriosi o plessi nervosi e offre anche la possibilità di impianto in paziente con gravi alterazioni della coagulazione. In ultimo, ma non meno importante, offre maggiore comfort, con ampie possibilità di movimento e trattamento domiciliare, e minore impatto estetico rispetto alla classica camera posizionata a livello toracico.

L’impianto è stato effettuato dall’equipe del Picc Team e dalla chirurgia Maxillo facciale e Plastica. Nel caso specifico sono stati impegnati il dott. Piero Programma, la dott.ssa Loredana Chiarenza, il dott. Giuseppe Pipitone facenti parte del Picc Team e il dott. Giuseppe Lo Baido, medico di chirurgia Maxillo facciale e Plastica.

fonte: ufficio stampa

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