Tutti pronti a Napoli per Futuro Remoto

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Laboratori scientifici, incontri, conferenze, dimostrazioni, spettacoli e molto altro ancora a Futuro Remoto, l’evento della cultura scientifica organizzato dalla Città della Scienza che si terrà dal 25 al 28 maggio a Napoli, in Piazza del Plebiscito. Anche l’INGV partecipa con un ricco programma di attività

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Roma, 23 maggio 2017 – Al via Futuro Remoto, l’iniziativa promossa da Città della Scienza insieme alle sette Università della Regione Campania e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) che da trent’anni avvicina i cittadini, soprattutto giovani e studenti, alla scienza e all’innovazione tecnologica.

L’edizione 2017, che si terrà in Piazza del Plebiscito dal 25 al 28 maggio, è dedicata al tema delle Connessioni, per sottolineare la volontà di incentivare il dialogo tra le diverse realtà culturali, scientifiche e tecnologiche, mettere in comune le conoscenze per fare “rete”, innovare, creare e condividere le informazioni.

Tra i presenti, anche l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) che, per l’occasione, presenta un ricco programma di appuntamenti: dai processi all’origine dei terremoti e dei vulcani fino al monitoraggio e alla sorveglianza sismica e vulcanica sia sul territorio nazionale sia in ambito locale, attraverso strumenti sismici e materiale multimediale.

Il 25 maggio, dalle 12.30 alle 13.30, presso la Sala Conferenze del Palazzo Reale, Gianluca Valensise, sismologo INGV, terrà il seminario “I terremoti dell’Appenino centrale del 2016-2017: ancora un fenomeno straordinario e inatteso?” dove si analizzerà la sequenza sismica che ha colpito l’Italia centrale a partire dal 24 agosto 2016, facendo il punto della situazione su ciò che è successo alla luce delle conoscenze disponibili prima del terremoto e sulle implicazioni di carattere sociale ed economico dei tragici eventi. L’esperto INGV esplorerà le connessioni tra i notevoli risultati conseguiti dalla ricerca sismologica degli ultimi tre decenni e la possibilità per mitigare il rischio nelle aree sismiche del nostro Paese.

Il 26 maggio, dalle 17.00 alle 18.00, presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare, è in programma un Caffè Scientifico dove Francesca Bianco, direttore dell’Osservatorio vesuviano (INGV-OV), parlerà delle caratteristiche e della pericolosità dei vulcani campani, ma anche delle azioni di monitoraggio vulcanico, fondamentale, in un quadro di mitigazione del rischio, per la definizione di informazioni utili a stabilire lo stato del singolo vulcano.

Il 28 maggio, dalle 12.30 alle 13.30, presso la Sala Sirignano del Circolo Artistico Politecnico, Giovanni Romeo, responsabile del Laboratorio Nuove Tecnologie e Strumenti dell’INGV, terrà l’intervento “Boldly go where no man wants to go”, focalizzato sull’uso dei droni per i rilievi geofisici. Con l’obiettivo di utilizzare i sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (SAPR) per compiere, in sicurezza, operazioni che potrebbero mettere in pericolo operatori umani, l’esperto farà una panoramica generale dei SAPR e racconterà la propria esperienza presso il Laboratorio di Nuove Tecnologie e Strumenti dell’INGV nella costruzione e nell’uso di strumenti geofisici per utilizzo su drone.

Come esempio applicativo, l’esperto parlerà di LuSi, (Lumpur Sidoarjo, il fango di Sidoarjo), la gigantesca manifestazione idrotermale nell’isola di Java in Indonesia, la cui esplorazione è avvenuta mediante l’utilizzo di un drone appositamente attrezzato.

fonte: ufficio stampa

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