Terapie oncologiche innovative. Allo IEO nasce il Proton Center

logo-IEO-Istituto-Europeo-Oncologia

ieo-1

Milano, 25 maggio 2017 – Il Comitato Esecutivo dell’Istituto Europeo di Oncologia, riunitosi ieri, ha approvato il progetto IEO Proton Center. Il nuovo centro per la Terapia con Protoni, che richiede un investimento iniziale di EUR 40 milioni in tre anni, potrà trattare a regime oltre 800 pazienti all’anno, sarà operativo nel 2020 e sorgerà accanto all’attuale Centro di Radioterapia Avanzata (ARC, Advanced Radiotherapy Center).

La protonterapia rappresenta la forma tecnologicamente più avanzata di radioterapia ad alta precisione e va a completare l’offerta di cure radioterapiche per i pazienti IEO, che già oggi si posiziona fra le prime in Europa. ARC tratta mediamente 3.500 pazienti l’anno, con tutte le metodiche d’avanguardia rese disponibili dalla ricerca.

Con i protoni si possono trattare tumori che, per sede o tipologia, sono difficilmente curabili con altre particelle o con la chirurgia: secondo le stime mondiali il 20% dei pazienti potrebbe beneficiare della protonterapia.

In Italia i pazienti candidabili sono migliaia, stimabili fra i 7.000 e i 10.000 all’anno, una domanda che gli attuali centri italiani non riescono a soddisfare, costringendo i malati a migrare all’estero.
IEO Proton Center nasce dunque in primo luogo per rispondere a un bisogno urgente del Paese, riconosciuto dal Ministero della Salute, che ha recentemente inserito la protonterapia nei Livelli Essenziali di Assistenza.

Con la creazione del nuovo Proton Center, IEO conferma il suo ruolo di pioniere nelle terapie oncologiche innovative e di riferimento nazionale e internazionale per la ricerca e la cura del cancro.

fonte: ufficio stampa

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...