Sliding doors, ogni rientro in corsia aumenta il rischio di morte del 2% nei cardiopatici

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ESC Congress 2016: riammissioni ospedaliere nei pazienti con insufficienza cardiaca peggiorano sopravvivenza e mortalità

medico-ospedale-pazienteRoma, 28 agosto 2016 – L’insufficienza cardiaca (HF) è una della maggiori cause di morbilità e mortalità nel mondo e in gran Bretagna può essere considerato un problema di salute pubblica crescente ed emergente con pazienti che vanno incontro a ricoveri ospedalieri ripetuti. L’impatto di questo fenomeno su sopravvivenza e mortalità su questa particolare classe di soggetti è l’argomento di questo studio. Questo studio in collaborazione con vari centri di ricerca inglesi ha investigato l’impatto delle riammissioni ospedaliere per un periodo di osservazione di 15 anni.

Informazioni anonime sui pazienti con insufficienza cardiaca sono state ottenute da diversi ospedali inglesi tra il 2000 e il 2014 e analizzate tenendo conto del protocollo dello studio longitudinale ACALM (algoritmo per comorbidità, associazione, durata del ricovero e mortalità) usando i codici dell’icd-10 e le riammissioni ospedaliere sono state valutate usando un periodo di follow up di 5 anni. L’ampio campione di oltre 457.000 pazienti ne includeva 13.416 con HF e il dato grezzo di mortalità era 184 per 1.000.

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“I risultati osservati hanno mostrato che ogni riammissione ospedaliera aumenta il rischio di mortalità in maniera direttamente proporzionale ma anche che all’aumentare della sopravvivenza di questi pazienti le riammissioni ospedaliere aumentano in maniera significativa dimostrando una qualità di sopravvivenza piuttosto scarsa. L’analisi statistica poi ha mostrato che il fenomeno delle ‘sliding doors’ aumenta la mortalità del 2% per ogni ricovero – afferma Leonardo Bolognese, direttore Cardiologia ospedale di Arezzo.

“Le cause possono essere le più disparate – aggiunge Michele Gulizia, direttore Cardiologia Ospedale Garibaldi di Catania – ma l’esito è sempre lo stesso: tra il 9 e il 15 per cento dei pazienti italiani ricoverati in ospedale, prima della scadenza del trentesimo giorno dalle dimissioni, tornano di nuovo in pronto soccorso e spesso subiscono un nuovo ricovero. In gergo tecnico vengono chiamate ‘riammissioni’ e rappresentano uno dei parametri di efficienza di un reparto e di un ospedale. In Italia, i pazienti interessati da questo fenomeno sono circa 16 mila ogni anno: protagonisti di un fenomeno chiamato Sindrome da porta girevole.”

Uno studio effettuato su oltre 2 milioni di pazienti americani pubblicato su Health Affairs ha riscontrato come quasi un paziente anziano su 5 torni al Pronto soccorso dopo un intervento chirurgico: il 17,3% ‘solo’ una volta e il 4,4% più volte nei 30 giorni successivi alla dimissione.

fonte: ufficio stampa

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