Reti pediatriche e assistenza ospedale-territorio. Siglato accordo tra IRCCS Burlo Garofolo e Gaslini

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Trieste, 16 ottobre 2018 – Trieste ha ospitato un importante convegno a carattere nazionale organizzato dall’IRCCS Burlo Garofolo per conto dell’AOPI, l’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani. Obiettivo del convegno tracciare lo stato dell’arte e gli sviluppi futuri dell’assistenza e della ricerca in ambito pediatrico e adolescenziale, con particolare rilievo al lavoro delle Reti Pediatriche, all’integrazione quindi tra le strutture ospedaliere e il territorio e tra l’assistenza e la ricerca.

Gli sviluppi recenti che hanno visto mutare il quadro epidemiologico, aumentare la denatalità e ridursi il tasso di ospedalizzazione, pongono il quesito delle competenze in ambito pediatrico, che vengono acquisiste nel percorso formativo ma dipendono anche e soprattutto dall’esperienza maturata dai medici sul campo e quindi dalla disponibilità di adeguate casistiche e possibilità di formazione.

Il 21 marzo scorso è stata attivata, con delibera della Giunta Regionale, la Rete Pediatrica del Friuli Venezia Giulia, il cui obiettivo è l’integrazione tra l’ambito ospedaliero e quello territoriale nell’assistenza e nella cura per i pazienti in età pediatrica-adolescenziale, per superare l’attuale frammentazione che vede coesistere nove diverse pediatrie ospedaliere e altrettanti punti nascita in regione. Una nuova fase, che segue la strada tracciata dagli unici altri due esempi italiani in questo campo: la rete Pediatrica Toscana e il DIAR (Dipartimento Interaziendale Regionale Materno-Infantile) della Liguria.

Il Direttore Generale del Burlo Garofolo, dott. Gianluigi Scannapieco, nel suo intervento ha ricordato come l’istituto triestino, che festeggia quest’anno i 50 anni da quando è diventato un Istituto nazionale di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico, abbia come suo obiettivo non solo curare i bambini ma garantire lo stesso elevato livello di salute a tutti i bambini della regione.

“Questo risultato si può raggiungere – ha affermato Scannapieco – attraverso collaborazioni forti con tutte le realtà sanitarie della regione per intercettare i bisogni dove i bisogni nascono. Tra le sfide che ci troviamo ad affrontare in pediatria una delle più cruciali è quella di concentrare le competenze nei centru Hub ma garantire anche una rete di prossimità per spostare i bambini e le loro famiglie solo quando strettamente necessario, lavorando invece sul fronte dello spostamento dei professionisti e delle conoscenze, in modo da garantire sicurezza ed efficacia sul territorio”.

L’accordo tra Burlo e Gaslini
Una sfida non solo sul campo della sanità e della ricerca, ma anche su quello della corretta gestione. In quest’ottica si inserisce l’importante accordo di collaborazione sottoscritto quest’oggi proprio tra il Burlo Garofolo e l’Istituto Gaslini di Genova, gli unici due IRCCS italiani materno-infantili, alla presenza dei vicegovernatori delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Liguria Riccardo Riccardi e Sonia Viale.

Paolo Petralia, Direttore Generale dell’Ospedale Giannina Gaslini di Genova, ha commentato l’accordo sottolineando come “la collaborazione tra il nostro istituto e il Burlo Garofolo sia orai un fatto, oggi lanciamo un’ulteriore prospettiva che punta a sviluppare la capacità di lavorare assieme su modelli gestioniali, sia tra i due IRCCS che tra le regioni Liguria e Friuli Venezia Giulia. In queste azioni di sistema potremo trovare ulteriori spunti ma anche ulteriori punti di forza del nostro operato e di sostegno nelle attività che quotidianamente svolgiamo per i nostri bambini e per le nostre famiglie”.

“Il tema dei modelli gestionali è cruciale e non secondario rispetto a quello della ricerca – ha aggiunto Scannapieco – la sinergia tra i due istituti e le due regioni porterà alla creazione di un gruppo di lavoro multidisciplinare per un confronto tra i diversi modelli organizzativi, definendo linee di attività e progettualità da sviluppare coerentemente alle programmazioni regionali. L’ambizione è quella di sperimentare modelli che, una volta perfezionati nelle nostre regioni, possano essere estesi a tutta Italia”.

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