Quando il Fenomeno di Raynaud rivela una malattia reumatica autoimmune

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Il Gaetano Pini – CTO entra nel network europeo di Imaging per la capillaroscopia. L’Unità Operativa di Reumatologia del Centro Specialistico Ortopedico Traumatologico diviene uno dei punti di riferimento in Italia e in Europa per accuratezza e attendibilità della tecnica di indagine sui capillari, consigliata a chi soffre del Fenomeno di Raynaud per scoprire in tempo eventuali patologie autoimmuni. L’inclusione nel network europeo è stata disposta dall’Eular, società europea di Reumatologia

medico-paziente-visitaMilano, 24 febbraio 2016 – Gli episodi di vasospasmo, cioè di restringimento dei vasi sanguigni a cui si associano cianosi, formicolio e dolore alle dita (soprattutto delle mani), derivanti dal cosiddetto Fenomeno di Raynaud, non vanno sottovalutati. Per chi soffre di questo disturbo è consigliata l’esecuzione della capillaroscopia, un esame non invasivo, basato sull’analisi morfologica dei capillari, per il quale il Centro Specialistico Ortopedico Traumatologico Gaetano Pini – CTO è divenuto uno degli ospedali di riferimento in Europa e in Italia. Il Pini-CTO è stato incluso dall’Eular (the European league against rheumatism) nel Network Europeo di Imaging, che comprende una quindicina di centri in Europa e soltanto tre in Italia.

Il riconoscimento, ottenuto dalla Unità Operativa diretta dal prof. Pier Luigi Meroni, Ordinario di Reumatologia dell’Università degli Studi di Milano e Direttore del Dipartimento di Reumatologia e Fisiatria dell’Istituto Pini-CTO, certifica la qualità sia della tecnica utilizzata sia della ricerca condotta in questi anni all’interno dell’ospedale milanese.

La dott.ssa Francesca Ingegnoli dell’Istituto Pini è referente e docente di questa tecnica di Imaging in corsi nazionali e internazionali. “La capillaroscopia – spiega la dott.ssa Ingegnoli – è una metodica di indagine non invasiva che consente lo studio in vivo delle caratteristiche morfologiche e funzionali del microcircolo a livello della plica ungueale; ci permette di definire se il Fenomeno di Raynaud sia soltanto un sintomo primario e non legato ad altre patologie, o se rappresenti la spia di una malattia reumatica autoimmune. In questi casi, infatti, è importante tenere il paziente monitorato nel tempo e, quando è necessario, intervenire con cure specifiche”.

“Questa attestazione riconosce la qualità del lavoro svolto, durante questi anni, dai medici del nostro ospedale nell’ambito della ricerca e all’interno dei gruppi europei – aggiunge il prof. Meroni – L’importanza di una diagnosi accurata e precoce, attraverso la capillaroscopia, ci permette di effettuare diagnosi sempre migliori e di trattare i sintomi di malattie di tipo autoimmune, come la sclerodermia, quando i sintomi sono ancora in fase iniziale. Per questo è importante che ci sia sensibilità su questo tema e che i medici di base sappiano indirizzare i pazienti affetti da Fenomeno di Raynaud, spesso associato ad altre avvisaglie, a strutture che possono effettuare al meglio questo esame”.

fonte: ufficio stampa

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