Obesità, anoressia e bulimia: esordio sempre più precoce di questi disturbi

logo-bambino-gesu

“Si tratta di malattie complesse determinate da più fattori – spiegano gli specialisti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – sia di natura genetica-biologica, sia ambientale”

bambini-bullismo

Roma, 21 febbraio 2018 – Obesità, anoressia e bulimia: patologie differenti che hanno in comune il corpo dei ragazzi, la loro psiche e il rapporto con il cibo.

“Da sempre, gli adolescenti hanno un rapporto dialettico con il proprio corpo – spiega il prof. Alberto G. Ugazio, Direttore del Dipartimento Medicina Pediatrica dell’Ospedale Bambino Gesù – Un rapporto che è diventato un fattore di importanza sempre crescente, soprattutto ai tempi dei social network. Questa relazione viene portata all’esterno per essere valutata attraverso like e condivisioni. Il corpo è oggetto di giudizio immediato, il selfie uno specchio pubblico, che esce dalla dimensione privata della propria cameretta”.

L’obesità infantile rappresenta oggi una delle grandi emergenze sanitarie dei Paesi ad alto sviluppo e l’Italia detiene, in Europa, uno dei primati negativi di bambini e adolescenti con eccesso di peso. Rivolgersi al pediatra è importante, perché anche il bambino con semplice sovrappeso può presentare già in età precoce delle complicanze rilevanti come il fegato grasso (steatosi epatica), livelli elevati di insulina, trigliceridi, colesterolo, uricemia e pressione arteriosa aumentata. L’approccio dovrà essere personalizzato, perché anche se alla base dell’obesità possono esserci fattori comuni (familiarità, sedentarietà, cattive abitudini alimentari) ogni bambino, ogni ragazzo, è diverso dall’altro.

Gli specialisti del Bambino Gesù propongono consigli pratici per ridurre l’apporto calorico e diminuire il contenuto dei grassi, “ma più che la prescrizione di diete – spiegano – spesso disattese, l’educazione alimentare, specie dell’adolescente, deve essere volta a stimolare comportamenti autonomi e corretti”, che comprendono anche un’attività fisica regolare (almeno 60 minuti al giorno).

Anoressia e bulimia sono Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) che possono presentarsi in modo estremamente variabile, fino a determinare un grave impatto sullo sviluppo sia fisico che psicologico del bambino e dell’adolescente.

Si tratta di malattie complesse determinate da più fattori – spiegano gli specialisti – sia di natura genetica-biologica, sia ambientale. La maggiore vulnerabilità osservata nelle ragazze adolescenti, o in giovani adulte, sembra suggerire come questi disturbi possano essere scatenati dai cambiamenti fisici e ormonali che caratterizzano la pubertà nonché da una possibile difficoltà evolutiva nel passaggio dall’infanzia alla vita adulta.

Negli ultimi anni si è registrato un esordio sempre più precoce di questi disturbi, che da un lato può essere spiegato dall’abbassamento dell’età della prima mestruazione (menarca) e da un anticipato ingresso nell’età adolescenziale, dall’altro può essere ricondotto alla prematura età in cui bambini e adolescenti sono esposti alle pressioni sociali e culturali dei media, internet e social network in particolare.

Le dinamiche familiari – spiegano gli esperti del Bambino Gesù – possono svolgere un ruolo rilevante nella gestione del disturbo del comportamento alimentare, che necessita sempre di un trattamento integrato multispecialistico (MIT, Multifocal Integrated Treatment).

È importante per i genitori essere consapevoli che l’anoressia e la bulimia sono malattie specifiche, non un capriccio dell’adolescente né un modo di attirare l’attenzione. Occorre evitare dunque di sentirsi colpevoli o di colpevolizzare il ragazzo o la ragazza affetti da disturbo.

“Il paziente anoressico o bulimico – spiegano gli esperti – non ha il controllo della propria malattia e deve essere aiutato a riconoscerla e sconfiggerla”.

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...