Nanosistemi molecolari per sconfiggere il tumore al fegato

Il Distretto Micro e Nano Sistemi Sicilia e le Università siciliane lavorano da due anni sui nanocarriers molecolari dei farmaci antitumorali

Catania, 28 settembre 2022 – Il rilascio mirato e controllato delle nanomolecole di un farmaco per ottimizzare la cura del tumore al fegato. Nasce da questa idea “Liver Smart Drug”, un progetto coordinato dal Distretto Tecnologico Micro e Nano Sistemi Sicilia e affiancato nelle attività di ricerca dalle Università degli Studi di Catania, Palermo e Messina e dai loro Dipartimenti.

Il progetto, che vanta la collaborazione di quasi 40 tra professori e ricercatori distribuiti nei diversi Atenei siciliani, ha visto la luce nel 2020 ed è la naturale prosecuzione del progetto “Hippocrates”, che aveva permesso di ottenere eccellenti risultati nella cura del tumore al fegato, grazie ad avanzati nanosistemi molecolari a base di un poliamminoacido sintetico biocompatibile.

Ing. Filippo D’Arpa

“La necessità di proseguire la ricerca sulle cure per l’epatocarcinoma nasce dal fatto che nel 2020 in Sicilia, il tumore al fegato è stata la terza causa di morte tra le patologie neoplastiche. Il progetto Hippocrates ­- spiega Filippo D’Arpa, amministratore delegato del Distretto Tecnologico Micro e Nano Sistemi Sicilia – aveva già dato dei risultati estremamente interessanti come il deposito di un brevetto per la veicolazione di nanoparticelle di un farmaco già sul mercato, e aveva permesso di assistere alla riduzione della massa tumorale già a pochi giorni dalla somministrazione, con un’azione mirata rispetto alle cure chemioterapiche”.

Per questo, grazie alla collaborazione con la Regione Siciliana, (il progetto Liver Smart Drug è finanziato tramite l’Azione 1.1.5 del PO FESR 2014/2020) il Distretto ha potuto continuare il lavoro di collaborazione con i Dipartimenti degli Atenei siciliani per proseguire la sperimentazione anche su altri farmaci di seconda e terza linea da assumere oralmente.

L’obiettivo del progetto, il cui coordinamento scientifico è stato affidato alla prof.ssa Sabrina Conoci, dell’Università degli Studi di Messina, sarà l’ingegnerizzazione e l’ottimizzazione dei sistemi scoperti per avviare una collaborazione tecnologica in ambito industriale, come le multinazionali farmaceutiche, che possano investire in questa ricerca del tutto siciliana.

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