Palermo, 12 aprile 2015 – L’intervento del Cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo, ha chiuso a Palermo il convegno nazionale “Medicina palliativa – Stato dell’arte e nuove frontiere” organizzato dall’Hospice dell’Azienda Villa Sofia Cervello, diretto da Giuseppe Peralta, con il patrocinio della Società italiana cure palliative (Sicp) e l’Associazione italiana pneumologi ospedalieri (Aipo).
Il Cardinale Paolo Romeo, nel sottolineare il valore scientifico dell’appuntamento palermitano, al quale ha partecipato il gotha della medicina palliativa italiana, ha ricordato come “Papa Francesco ci ha invitato a guardare dentro le periferie dello spirito, dentro le periferie della società. Sono queste realtà, come nel caso dei malati terminali, quelle nelle quali si sperimentano i limiti della natura umana. La periferia delle famiglie che spesso si vedono consegnare una persona per la quale viene detto che non c’è più niente da fare. La periferia sono i genitori, gli amici e i familiari. Il mandato che ci dà il Papa – ha aggiunto il Presule ricordando la sua esperienza di Nunzio Apostolico ad Haiti – è proprio quello di andare in queste periferie, rivolgendo la nostra attenzione alla persona, al rispetto della dignità umana, sconfiggendo la solitudine. Il ruolo che svolgono gli operatori della medicina palliativa, medici, volontari, assistenti sociali, psicologi, va proprio in questa direzione e va sostenuto”.
Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedali riuniti Villa Sofia Cervello, Gervasio Venuti, intervenendo prima del Cardinale Romeo ha evidenziato come “le cure palliative rappresentano un esempio forte di una sanità che pensa all’uomo e alla sua dignità, come ha riconosciuto anche la Conferenza Stato-Regioni. L’esperienza dell’Hospice dell’Ospedale Cervello conferma tutto questo. Non possiamo però continuare a confidare che queste strutture vivano soprattutto di volontariato. Vanno potenziate e integrate con adeguati finanziamenti e il necessario personale”.
“Il convegno palermitano – sottolinea l’organizzatore Giuseppe Peralta – ha dimostrato che la medicina palliativa in Italia ma anche in Sicilia ha fatto notevoli passi avanti, ma occorre, soprattutto nella nostra regione, lavorare di più in funzione di una maggiore sinergia fra le varie strutture, favorendo la costituzione di una vera rete locale”.
Fra i relatori del convegno da sottolineare gli interventi di Carlo Peruselli Presidente della Società Italiana Cure Palliative, di Marco Spizzichino della Commissione nazionale Cure palliative e terapia del dolore del Ministero della Salute, di Francesca Crippa Floriani (Fondazione Floriani di Milano), di Rosanna Favato, Danila Valenti e Guido Biasco della Fondazione Seragnoli di Bologna, oltre ai direttori dei 15 Hospice siciliani.
fonte: ufficio stampa