Diagnostica biomolecolare: certificazione di qualità per l’Anatomia Patologica del San Donato di Arezzo

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Arezzo, 27 febbraio 2018 – È la sinergia che ha consentito di ottenere un riconoscimento prestigioso a livello nazionale. Per l’ospedale San Donato di Arezzo, l’Anatomia Patologica diretta da Andrea Carnevali e la sezione Diagnostica Molecolare del laboratorio diretta da Moreno Matteucci hanno infatti ottenuto congiuntamente la certificazione di qualità del programma nazionale AIOM (Associazione italiana oncologia medica) – SIAPEC (Società italiana di Anatomia patologica).

Una certificazione che fa seguito al primo controllo di qualità per la valutazione delle mutazioni di biomarcatori nel carcinoma del colon retto e nel melanoma, indispensabili alla elaborazione e definizione di appropriate strategie terapeutiche. Il San Donato di Arezzo è quindi tra i centri italiani validati.

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“Grazie ai biomarcatori – dichiara Sergio Bracarda, direttore del Dipartimento di Oncologia – oggi siamo infatti in grado di impiegare terapie farmacologiche mirate, selezionando fin dall’inizio della malattia i pazienti che potranno avere le maggiori probabilità di beneficiare di uno specifico trattamento riducendo il rischio di utilizzo di farmaci non efficaci. Mi ritengo molto soddisfatto di questo riconoscimento che per i cittadini si traduce in una crescente qualità delle cure. Dimostra che, con terapie anche innovative, ci avvaliamo di percorsi di qualità certificati. Percorsi, nei quali possiamo contare anche sulla professionalità di Silvana Gervino, che affianca Matteucci e l’Anatomia patologica nel lavoro di ogni giorno, giocando un ruolo fondamentale nella programmazione di terapie mediche o chirurgiche”.

“Questo modello organizzativo basato sulla sinergia tra strutture e condiviso con la Direzione aziendale – spiega Andrea Carnevali, direttore UOC Anatomia Patologica – ricalca lo spirito di una organizzazione moderna e multi professionale, che permette di ottenere una qualità maggiore del prodotto diagnostico. L’Anatomia Patologica si modernizza e acquisisce una valenza più importante perché utilizza tecnologie di alto livello, nell’ottica di creare, insieme al laboratorio, una realtà integrata che superi i confini dei singoli reparti”.

Questa certificazione rappresenta solo il primo step di un percorso che sta evolvendo da alcuni anni. L’obiettivo è di garantire una diagnostica biomolecolare aggiuntiva a quella classica, da effettuarsi sia su tessuto che su sangue periferico, la cosiddetta biopsia liquida. Le Unità Operative sono infatti iscritte al percorso di validazione di qualità per la determinazione su biopsia liquida del recettore dell’EGFR (Epidermal Growth Factor Receptor), uno dei parametri di scelta validati per le opzioni terapeutiche in Oncologia.

All’interno del reparto di Anatomia Patologica del San Donato sarà attivo a brevissimo il nuovo laboratorio di Biologia molecolare, dove saranno presenti in modo unificato tutte le attività di diagnostica molecolare (oncologica, virologica).

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