Depressione e disturbo bipolare, il ruolo del microbiota. Un esame del sangue per una corretta diagnosi

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Attualmente la diagnosi di depressione, disturbo bipolare e altre patologie psichiatriche avviene attraverso strumenti diagnostici (questionari e dialogo col paziente) che hanno margini di errore molto ampi, intorno al 60-70%. Questo è uno dei temi di cui si parlerà al convegno “Microbiota e cervello: gli organi pensanti” in programma a Milano il 13 ottobre

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Milano, 12 ottobre 2018 – La depressione, disturbo che in Italia colpisce oltre 2.800.000 persone*, è aggravata dall’azione del microbiota, il complesso di microrganismi che vivono in simbiosi con l’uomo all’interno del suo apparato digerente: in condizioni di stress (come ad esempio gravidanza, eccessiva fatica fisica) il microbiota intestinale, infatti, ‘demolisce’ il triptofano, l’aminoacido di cui è fatta la serotonina, ormone importantissimo per il buon umore dell’individuo. In questa situazione, l’organismo ha difficoltà a produrre la serotonina perché ha una scarsa disponibilità del suo componente principale e l’umore della persona, di conseguenza, si incupisce.

Questo è uno dei molti temi di cui si parlerà al convegno “Microbiota e cervello: gli organi pensanti”, in programma a Milano il 13 ottobre, che avrà come filo rosso la “coscienza biologica”, sia umana sia degli altri esseri viventi. Nel corso dell’evento scientifico, sarà al centro dell’evento scientifico, organizzato dell’Istituto di ricerca “Quantitative and Quantum Dynamics of Living Organisms – Center for Medicine, Mathematics and Philosophy Studies”, con il patrocinio della Società Italiana di Biologia sperimentale. Esperti internazionali si confronteranno sul rapporto intestino-cervello, psicofarmacologia, topologia cerebrale, correlazione tra cancro ed emozioni croniche.

*Fonte: Istat, 2018

Convegno
“Microbiota e cervello: gli organi pensanti”
Sabato 13 ottobre 2018 – dalle 9:30 alle 18:00
Hotel Michelangelo, Piazza Luigi di Savoia 6, Milano

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Prof. Massimo Cocchi

Nel corso del convegno saranno presentati importanti sviluppi anche nella diagnosi della depressione: il professor Massimo Cocchi, presidente della Società Italiana di Biologia Sperimentale (SIBS), approfondirà una nuova metodologia di analisi basata sull’intelligenza artificiale che, attraverso un esame del sangue, permetterà di diagnosticare questa patologia senza possibilità di confusione con altri disturbi dell’umore.

Attualmente la diagnosi di depressione, disturbo bipolare e altre patologie psichiatriche avviene attraverso strumenti diagnostici (questionari e dialogo col paziente) che hanno margini di errore molto ampi, intorno al 60-70%. Tra le diverse ragioni di questa situazione vi è il fatto, per esempio, che depressione e disturbo bipolare in fase iniziale presentano sintomi molto simili. Al contrario sono patologie molto diverse e per questo richiedono terapie differenti. L’errata prescrizione di un farmaco, pertanto, non è solo inefficace ma può comportare gravi rischi per la salute del paziente.

La nuova metodologia presentata si basa sui risultati di uno studio scientifico che ha evidenziato come uno squilibrio dei grassi presenti nella membrana cellulare delle piastrine del sangue sia associato alla depressione maggiore e al disturbo bipolare. Questa scoperta rappresenta un importante passo in avanti nella corretta diagnosi di questi disturbi psichiatrici e in particolare nella capacità di distinguerli tra loro.

I ricercatori hanno spiegato il legame tra specifici valori e disturbi psichiatrici in ragione del fatto che questi acidi grassi determinano la viscosità della membrana cellulare e quindi l’ingresso nella cellula della serotonina, un neurotrasmettitore che ha un importante ruolo nella regolazione dell’umore. Partendo da questo presupposto, alcuni studi internazionali hanno dimostrato che due veri probiotici, basati sul lactobacillus rhamnosus e sul bifidobacterium longum, sono un valido supporto in appoggio alla terapia tradizionale.

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