Covid-19, gli operatori sanitari continuano a morire. Ugl Sanità: “Misure inadeguate, siamo ancora in fase-zero”

Dott. Gianluca Giuliano

Roma, 21 aprile 2020 – Non si arresta la lunga lista di vittime tra gli operatori sanitari a causa del Covid-19. Di ieri la notizia della scomparsa del dott. Oscar Ros che porta il numero di questa categoria a 141 caduti dall’inizio dell’epidemia.

“I lavoratori della sanità – dice il Segretario Nazionale della UGL Sanità Gianluca Giuliano – continuano a pagare un prezzo altissimo in una battaglia che per il momento non conosce tregua. Sentiamo parlare di una possibile Fase-Due dell’emergenza, ma la realtà è che le cifre dei deceduti e dei contagiati tra gli operatori, testimoniano che l’Italia è ancorata a una triste Fase- Zero da cui non riesce a uscire”.

“Sono ormai mesi che denunciamo con vigore la mancanza di adeguati DPI e richiediamo come arma primaria per attaccare il virus l’effettuazione di tamponi su tutti i lavoratori che operano in prima linea, nessun escluso – prosegue Giuliano – Le nostre istanze non hanno però avuto il dovuto riscontro e la lista di morti e contagiati si allunga sempre più, come dimostrano ormai gli oltre 17.000 casi si positività”.

“L’Italia deve vincere questa terribile sfida, per chi la sta combattendo in prima persona e per tutti i cittadini, dai giovani fino agli anziani, che attendono di essere restituiti a una vita normale. Per riuscirci non basta certo quanto fatto fino ad ora”, conclude Giuliano.

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