Covid-19 e sclerosi sistemica: prevalenza significativamente più alta di infezione nei pazienti sclerodermici

Studio multicentrico con Pisa e Modena capofila pubblicato su “The Lancet Rheumatology”

Pisa, 4 febbraio 2021 – È stato pubblicato online, sulla rivista “The Lancet Rheumatology”, l’articolo: “COVID-19 and systemic sclerosis: clinico-pathological implications from Italian nationwide survey study” che rappresenta la più ampia casistica finora pubblicata riguardo all’infezione da Covid-19 nei pazienti con sclerosi sistemica.

Prof. Alessandro Antonelli

Il lavoro è il risultato di uno studio multicentrico effettuato durante la prima ondata pandemica ed ha coinvolto 27 differenti centri italiani, equamente distribuiti su tutto il territorio nazionale, sotto la direzione del prof. Clodoveo Ferri dell’Università di Modena e del prof. Alessandro Antonelli, direttore della Sezione dipartimentale di Medicina interna a indirizzo immuno-endocrino dell’Aou pisana.

Per l’Aou pisana hanno preso parte allo studio anche il dott. Antonio Tavoni, dell’Unità operativa di di Immunoallergologia clinica, la dott.ssa Alessandra della Rossa, dell’Unità operativa di Reumatologia e la dott.ssa Poupak Fallahi, della Sezione dipartimentale universitaria di Medicina preventiva.

La ricerca nazionale, che ha interessato un’ampia casistica di 1.636 pazienti affetti da sclerosi sistemica, ha messo in evidenza:

  • una prevalenza significativamente più alta di infezione Covid-19 nei pazienti sclerodermici rispetto alla popolazione generale italiana, nonostante le stringenti precauzioni messe in atto da loro stessi;
  • tale prevalenza è risultata statisticamente più elevata nei pazienti sclerodermici con precedente interstiziopatia polmonare, nei quali si sono osservate le manifestazioni cliniche da Covid-19 più gravi;
  • il trattamento cronico con aspirina a basso dosaggio era associato ad una prevalenza di Covid-19 significativamente ridotta.

I risultati osservati presentano importanti implicazioni cliniche e terapeutiche, anche in considerazione dell’ampia sovrapposizione patogenetica (interstiziopatia polmonare, diffusa microangiopatia) fra Covid-19 e sclerosi sistemica. Lo studio di follow-up attualmente in corso da parte dello stesso gruppo di ricercatori si prefigge un ulteriore approfondimento del rapporto Covid-19 e sclerosi sistemica in questa seconda ondata pandemica.

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