Cheratocono avanzato, nuovo trattamento per evitare il trapianto di cornea

Un nuovo studio del dott. Marco Abbondanza e del suo team mostra alte percentuali di successo con una metodica tecnicamente semplice e rapida nella sua esecuzione

Roma, 20 marzo 2023 – I pazienti affetti da cheratocono avanzato, ovvero al 3° e 4° stadio, hanno ora un’ulteriore opzione terapeutica oltre al trapianto di cornea, grazie al Cross-linking Periferico Personalizzato (P-CXL) sviluppato dal dott. Marco Abbondanza.

Una nuova ricerca, pubblicata dalla nota rivista scientifica Seminars in Ophthalmology, mostra infatti risultati molto positivi per una nuova variante della metodica Cross-linking, denominata Customised Peripheral Corneal Cross-linking (P-CXL). Il nuovo protocollo operatorio è destinato agli stadi più avanzati del cheratocono (patologia degenerativa della cornea che colpisce prevalentemente i giovani), i quali normalmente sono destinati al trapianto di cornea.

Dal momento che le metodiche convenzionali pongono come limite minimo per l’intervento uno spessore corneale di 400 micron (stadio 1 e 2), le cornee colpite da forme più aggressive di cheratocono (stadio 3 e 4) non rientrano nei parametri operatori. Questo lascia come unica opzione il trapianto di cornea, che sia a tutto spessore (PK) o lamellare anteriore (DALK).

Il dott. Marco Abbondanza che espone la metodica P-CXL durante una conferenza a Sydney

È proprio per questi casi che, a partire dal 2007, il dott. Abbondanza ha sviluppato la variante P-CXL, la quale è destinata a pazienti con cornee ultra-sottili (97-399 μm), cheratocono al 3° e 4° stadio, buona tolleranza alle lenti a contatto, e desiderio di evitare operazioni più invasive. Resta inteso che queste ultime rimangono semprepraticabili anche in seguito.

I risultati della ricerca sono molto incoraggianti: dei 21 occhi operati, l’86% ha mostrato una stabilizzazione o un miglioramento del processo di incurvatura corneale, e il 90% degli interventi ha apportato un miglioramento visivo ad un anno di distanza dal trattamento.

Una cornea affetta da cheratocono, la cui forma conica è evidente

La ricerca, dal titolo “Customised Peripheral Corneal Cross-linking (P-CXL) for Ultra-thinCorneas with Stage III and IV Keratoconus”, è a firma del dott. Marco Abbondanza (ideatore della metodica), della dott.ssa Zoie S. Y. Wong, della dott.ssa Valentina De Felice, e del dott. Gabriele Abbondanza.

Il nuovo protocollo Cross-linking Periferico Personalizzato (P-CXL) si pone dunque come ulteriore opzione terapeutica per quei pazienti affetti da cheratocono avanzato che non possono usufruire dei Cross-linking convenzionali, che ben sopportano le lenti a contatto, e che desiderano evitare operazioni più complesse.

Queste sono senz’altro notizie positive sia per i pazienti (trattamento non invasivo) che per i chirurghi oculisti (procedura tecnicamente semplice). In conclusione, l’intervento P-CXL si aggiunge ad un ristrettissimo elenco di protocolli modificati(elenco discusso all’interno della nuova ricerca), pensati per trattare il cheratocono avanzato in cornee ultra-sottili, a dimostrazione dell’importanza della continua ricerca nel campo delle malattie rare e della chirurgia oftalmica.

fonte: ufficio stampa

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