Broncopatia ostruttiva. La malattia si avvia a divenire la terza causa di morte al mondo

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Tra i fattori di rischio il fumo e l’inquinamento. Convegno internazionale al Sant’Orsola il 12 e 13 giugno

Bologna, 11 giugno 2015 – Entro il 2020 sarà la terza causa di morte al mondo, quella contraddistinta dalla crescita più forte. E solo a Bologna rischia di interessare 40.000 persone. È la broncopatia ostruttiva cronica, una malattia che vede tra le proprie cause l’inquinamento e il fumo, oltre all’avanzare dell’età. Il tema sarà al centro del convegno che si svolgerà il 12 e 13 giugno all’Aula magna del padiglione 5 del Policlinico di Sant’Orsola, dal titolo più che emblematico “Broncopatia ostruttiva cronica: dalla prima sigaretta alla ventilazione meccanica”.

“Questa malattia – spiega Stefano Nava, direttore dell’Unità operativa di Pneumologia del Sant’Orsola e presidente scientifico del congresso – è subdola, perché si manifesta tardivamente. Ha quattro stadi, ma solitamente lo specialista viene interpellato solo a partire dal terzo. C’è, infatti, una scarsa capacità di leggere correttamente i sintomi. Se il trattamento farmacologico specifico venisse avviato prima il decorso potrebbe rallentare sensibilmente e la qualità della vita migliorare”.

La prevenzione coinvolge numerosi aspetti, dai vaccini specifici all’utilizzo della sigaretta elettronica al posto di quelle tradizionali, temi che saranno approfonditi durante la prima giornata, a partire dalle ore 11.00. Nella mattinata il prof. Pierluigi Viale del Sant’Orsola racconterà il ruolo di antibiotici e vaccini e sarà ricordato il lavoro svolto da Maurizio Lusetti, il più grande esperto mondiale – scomparso prematuramente pochi mesi fa – di deficit genetici legati alle malattie respiratorie. Nella prima sessione del pomeriggio saranno approfonditi invece i trattamenti farmacologici, con specialisti in arrivo anche da oltre oceano.

Un aspetto fondamentale è anche la terapia non farmacologica, che sarà al centro della seconda sessione pomeridiana di venerdì 12 giugno. La riabilitazione respiratoria, infatti, può aiutare notevolmente i pazienti e ridurre i rientri in ospedale. Sempre nel pomeriggio il prof. Maurizio Zompatori del Sant’Orsola approfondirà anche le nuove frontiere della diagnostica per immagini. Ultima sessione, sabato mattina, dedicata ai trattamenti per i malati più gravi, come la dialisi polmonare, e agli interventi palliativi per accompagnare il fine vita.

fonte: ufficio stampa

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