Bambini e diabete, rischio doppio se il fegato è grasso. L’ultimo studio del prof. Valerio Nobili

logo-bambino-gesu

Il lavoro è stato condotto su 700 bambini e adolescenti dal prof. Nobili dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Epatology

laboratorio-ricerca-bambino-gesu-opbg

Roma, 29 agosto 2019 – I bambini con fegato grasso presentano un rischio doppio di prediabete e di diabete rispetto a quelli sani. È quanto emerge da uno studio condotto dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù insieme all’Università di Verona e all’Università di Southampton e pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Epatology.

Il fegato grasso o steatosi epatica (Non Alcholic Fatty Leaver Disease, NAFLD) è la più frequente malattia epatica in età pediatrica. È dovuta all’accumulo di grasso nelle cellule del fegato, in quantità superiore al 5%. Circa il 3-12% dei bambini di peso normale sono affetti da steatosi epatica e questa frequenza sale al 70% nei bambini sovrappeso o obesi.

valerio-nobili-opbg

Prof. Valerio Nobili

La steatosi epatica può evolvere verso la steatoepatite non alcolica (NASH=non alcholic-steatoheapatitis) nel 40% dei casi. Essa si differenzia dall’accumulo semplice di grasso perché può evolvere verso patologie croniche irreversibili del fegato, attraverso lo sviluppo di infiammazione e fibrosi (sostituzione delle cellule del fegato danneggiate con tessuto connettivo) che possono portare fino alla cirrosi.

Lo studio, l’ultimo del prof. Valerio Nobili, responsabile di patologie epato-mataboliche del Bambino Gesù, prima della prematura dipartita nel marzo scorso, è stato condotto su una coorte di 700 bambini italiani – seguiti dal gennaio 2003 a settembre 2018 – con (599, seguiti presso l’Ospedale pediatrico della Santa Sede) e senza NAFLD (118, seguiti dall’Ospedale Universitario di Verona. Ha dimostrato come i bambini e gli adolescenti con steatosi epatica presentino una prevalenza significativamente più elevata di tolleranza al glucosio anormale (prediabete o diabete) rispetto a quelli senza NAFLD (20,6% contro 11%).

In particolare, il 20.6% dei bambini con NAFLD presentava una condizione di alterata tolleranza al glucosio agli esami di laboratorio e alla curva da carico orale di glucosio. Il 19.8% di questi bambini aveva prediabete, mentre lo 0.8% aveva diabete franco.
Lo studio ha inoltre documentato come i bambini affetti da NAFLD e prediabete/diabete abbiano un rischio più che doppio di sviluppare la forma più severa della malattia epatica (NASH), rispetto a quelli con una normale tolleranza al glucosio.

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...