Videochirurgia della sordità in diretta. Il Meyer si collega con il mondo

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Grazie al sistema di video trasmissione acquisito con il sostegno della Fondazione Meyer, il nuovo primario di Otorinolaringoiatria ha effettuato tre interventi in streaming con i maggiori Centri internazionali

videochirurgia-sordita-meyer-2Firenze, 10 maggio 2016 – Diretta streaming dall’ospedale pediatrico Meyer con i maggiori Centri mondiali per interventi di chirurgia della sordità. È successo ieri nella sala operatoria dove il nuovo primario di Otorinolaringoiatria, Franco Trabalzini, ha eseguito tre operazioni, rispettivamente l’innesto di un impianto cocleare di ultima generazione su un bimbo di 5 anni che soffre di sordità profonda e la ricostruzione del sistema di trasmissione del suono su due pazienti di 12 e 11 anni che hanno perso l’udito a causa di infezioni ricorrenti.

Lo specialista del Meyer ha eseguito gli interventi collegandosi in tempo reale con 20 colleghi che, come lui erano in azione in altrettante sale operatorie del mondo (Olanda, Brasile, Spagna, Regno Unito, Francia, Germania, Belgio, Dubai e Polonia). Una vera e propria teleconferenza via web, che ha permesso agli specialisti di confrontarsi, scambiare considerazioni, porre domande e condividere procedure di alta chirurgia, che difficilmente sarebbe possibile realizzare nella realtà.

videochirurgia-sordita-meyer-1Questo balzo nel futuro che allinea il Meyer ai maggiori Centri internazionali è stato possibile grazie al potenziamento della dotazione tecnologica e all’avanzato sistema di trasmissione video di cui sono state dotate ben cinque delle sette sale operatorie del pediatrico fiorentino, che la Fondazione Meyer ha finanziato con 360 mila euro.

Il moderno sistema di trasmissione video è duttile e flessibile e consente di riprendere gli interventi chirurgici in tutte le loro fasi. La tecnologia di video registrazione permette l’acquisizione di immagini da telecamera, microscopio, apparecchi per video-endoscopia. Le telecamere miniaturizzate sono presenti nella lampada scialitica per la ripresa del campo operatorio, mentre quelle nel microscopio e nella colonna endoscopica riportano le immagini dentro del campo operatorio sia esterne, che interne. Una sorta di “regia” di quali immagini inviare in diretta (o in registrazione) viene effettuata dal chirurgo con semplici manovre. “Lo streaming è ormai una pratica consolidata nei centri di eccellenza internazionali – spiega il dott. Trabalzini – Prima per assistere alle operazioni bisognava viaggiare da un centro all’altro, salendo e scendendo da tanti aerei. Ora ci colleghiamo in video web”.

Tre le operazioni in diretta. La prima, un impianto cocleare di ultima generazione (compatibile anche con l’esecuzione di esami di risonanza magnetica) su un bimbo di 5 anni che progressivamente è diventato sordo profondo. “L’impianto cocleare è uno strumento elettronico che viene inserito nell’orecchio interno di un paziente con sordità grave e/o profonda allo scopo di ripristinare la capacità di sentire suoni e rumori e di comprendere parole e frasi – spiega il primario – Oggi è possibile diagnosticare una sordità grave fin dalle prime ore dalla nascita ed il nostro obiettivo, attraverso un tempestivo intervento, è quello ottenere uno sviluppo delle abilità uditive e del linguaggio tale da concedere al bambino ipoacusico le stesse possibilità di apprendimento scolastico proprie di un bambino normoudente”.

Per gli altri due pazienti diventati sordi a causa di gravi infezioni (otiti ricorrenti) il chirurgo ha ricostruito il sistema di trasmissione del suono (timpano e ossicini). Interventi ripresi in diretta che hanno reso il Meyer il primo pediatrico italiano con la videochirurgia in streaming.
Il sistema in dotazione al Meyer consente non solo teleconsulti, ma anche vere e proprie sessioni formative, come se la sala operatoria diventasse un’aula virtuale per i chirurghi del domani.

fonte: ufficio stampa

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