Viaggio nella malattia di Parkinson: i campanelli di allarme

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Castellanza, 9 febbraio 2018 – Dopo l’Alzheimer, il Parkinson è la seconda malattia neurodegenerativa più diffusa. Si stima che in Italia le persone affette da Parkinson siano circa 230.000. La prevalenza della malattia è pari all’1-2% della popolazione sopra i 60 anni e al 3-5% della popolazione sopra gli 85 anni. L’età media di comparsa dei sintomi è intorno ai 60 anni, ma il 5% dei pazienti può presentare una forma ad esordio precoce, con esordio prima dei 50 anni (Fonte Ministero della Salute).

“La malattia di Parkinson si presenta a seguito della progressiva degenerazione delle cellule nervose del cervello, responsabili della produzione della dopamina,ossia il neurotrasmettitore che regola numerose funzioni dell’organismo: controllo del movimento, comportamento, umore, ritmo del sonno, memoria, ecc.,” spiega il dott. Michele Perini, neurologo di Humanitas Mater Domini e responsabile dell’Ambulatorio di Malattie Neurodegenerative.

Parkinson: l’informazione, un aiuto per conoscere e avere una migliore qualità di vita
Vivere con il Parkinson significa affrontare ogni giorno sfide importanti e imprevedibili. Conoscere la malattia in tutti i suoi aspetti aiuta ad affrontarla e gestirla al meglio, per non farsi vincere dalle molteplici difficoltà.

Da qui l’importanza dell’incontro“Viaggio nella malattia di Parkinson. Dai campanelli di allarme all’approccio di cura multidisciplinare” che Humanitas Mater Domini ha organizzato in collaborazione con l’Associazione Parkinson di Cassano Magnano (As.P.I.), giovedì 1 marzo alle ore 20.30.

L’incontro è aperto ai pazienti e ai loro familiari, ai medici, ma anche a tutti coloro che desiderano conoscere più da vicino questa malattia.
Nel corso della serata, interverranno gli specialisti Michele Perini (Responsabile Ambulatorio Malattie Neurodegenerative, Humanitas Mater Domini), Marica Canziani (Psicologa, Associazione Parkinson, Cassano Magnago), Marzia Sucameli (Specialista in Nutrizione, Humanitas Mater Domini) e Giulio Riboldazzi (Neurologo e neuroriabilitatore, Fondazione Borghi), per aiutare a capire la malattia, le sue diverse sfaccettature, dai risvolti psicologici all’importanza dell’alimentazione e le strategie possibili per avere una migliore qualità di vita.

Parkinson: i campanelli di allarme
Per quanto sia esatto considerare il Parkinson una patologia che influenza la capacità di muoversi ed avere il pieno controllo del proprio corpo, spesso, purtroppo, si manifesta in sordina, non palesandosi con sintomi riconoscibili e collegabili direttamente alla patologia.

Esistono, infatti, dei campanelli di allarme da non sottovalutare che, a volte, si manifestano diverso tempo prima rispetto alla comparsa della patologia.

  • Perdita di espressività. Può manifestarsi modificando le funzionalità del viso, che fatica a tradurre in espressioni le emozioni e i sentimenti che si provano.
  • Modifica nel tono della voce. Le parole si confondono, il tono della voce diventa sempre più debole e privo di intensità verbale.
  • Senso dell’olfatto compromesso. E’ considerato uno dei primi campanelli d’allarme del morbo di Parkinson e, nella maggioranza dei casi, non viene preso in considerazione.
  • Difficoltà a controllare i movimenti delle braccia. Le braccia faticano ad oscillare mentre si cammina poiché le movenze del corpo non riescono a recepire le richieste del cervello.
  • Stati di indifferenza emotiva. La personalità si modifica, l’umore è instabile, si presentano momenti di apatia, la voglia di socializzare si azzera e sopraggiungono episodi di depressione.
  • Mutamento nella sudorazione. Anche l’aspetto dell’incarnato, in particolare del viso, può subire delle variazioni, diventando eccessivamente oleoso e seborroico.
  • Ipotensione (pressione bassa) e stipsi ostinata (stitichezza).
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