Roma, 26 gennaio 2022 – I nuovi casi sembrano in leggero calo rispetto a una settimana fa e confermerebbero la stabilizzazione della curva del contagio. Quello che è certo è che il vaccino ci protegge. Dopo i decessi per l’infezione da SARS-CoV-2 che hanno riguardato purtroppo diverse neomamme si rende necessario far comprendere che i benefici sono di gran lunga superiori rispetto a eventuali rischi e che è bene sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid-19.
Da qui l’idea della Asl Roma 2, sotto l’egida della Regione Lazio, di organizzare una serie di open day, senza obbligo di prenotazione, rivolto alle donne in gravidanza o in allattamento, l’ultimo in calendario previsto il 2 febbraio presso l’ospedale Sant’Eugenio di Roma dalle ore 9 alle 14. È previsto anche un incontro con i medici vaccinatori, i ginecologi, le ostetriche, gli anestesisti, neonatologi e pediatri dell’azienda per offrire spiegazioni, fugare dubbi e donare tranquillità alle donne che attraversano un momento delicato della loro vita.
“L’idea è nata parecchi mesi fa a seguito del decesso di una giovane mamma, non vaccinata e positiva al Covid registrato in Campania e che si è ripetuto di recente nella regione Lazio – ha spiegato all’agenzia Dire il direttore generale della Asl Roma 2, il dott. Giorgio Casati – Si tratta infatti del quarto ‘Open day’, dedicato alle donne in gravidanza e allattamento organizzato dalla Asl Roma 2. Il primo si è tenuto alla ‘Nuvola’, a Roma, il 25 settembre scorso e ha coinvolto le due unità operative di Ginecologia dell’ospedale Sant’Eugenio e del Sandro Pertini supportate da un team composto da pediatri e neonatologi della nostra azienda sanitaria. L’iniziativa è stata replicata il 23 novembre 2021 presso l’ospedale Sant’Eugenio alla presenza del commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo. Mentre il terzo ‘Open day’, sempre aperto alle donne in gravidanza, si è svolto l’11 dicembre 2021 al Pertini. E il 2 febbraio saremo nuovamente al fianco delle mamme con un ‘Open day’ del Sant’Eugenio”.
Queste donne lamentano mancanza d’informazioni o non hanno voglia di vaccinarsi? “Credo che nella maggior parte dei casi non si tratti di no vax ma piuttosto di mamme orientate verso la vaccinazione ma che nutrono dubbi sui possibili effetti del vaccino anti Covid sul nascituro – ha sottolineato Casati – Queste iniziative servono soprattutto a comunicare e a tranquillizzare le donne, attraverso informazioni chiare e puntuali fornite da esperti. Le mamme che si avvicinano ai nostri centri vaccinali per acquisire informazioni quasi sempre decidono di vaccinarsi prima di andare via”.
Sono previste altre date? “È possibile – ha risposto il direttore generale della Asl Roma 2 – che vengano organizzati altri ‘Open day’. Decideremo solo dopo aver fatto un bilancio dell’evento ma anche dalla richiesta che ci proviene dalle mamme. Negli ‘Open day’ precedenti abbiamo toccato quota 200 inoculazioni circa. Probabile che questa volta si registri anche una domanda maggiore, ci aspettiamo di somministrare tra le 200 e le 300 dosi. Anche altre aziende sanitarie, in parallelo, lavorano ad altri ‘Open day’ di questo tipo proprio perché vogliamo offrire risposte serie e capillari sul territorio con l’obiettivo di sciogliere i dubbi sul tema della vaccinazione e tranquillizzare le persone”.
“Siamo impegnati su tutti fronti nella lotta al Covid. Si registra ancora oggi un peso importante su tutte le strutture ospedaliere. Chiaramente le situazioni più gravi riguardano i soggetti non vaccinati. Proseguiamo a pieno regime nella campagna vaccinale, sia per adulti che bambini, nei nostri centri vaccinali ma il loro lavoro non si esaurisce e anzi ci occupiamo a 360° della gestione del paziente positivo che arriva in ospedale e quindi della sua presa in carico dal ricovero alle fasi successive. Mi preme sottolineare, ancora una volta qualora fosse necessario, che il vaccino è l’unica arma che ci consente di evitare le situazioni più drammatiche legate all’infezione. È importante che le persone ne comprendano l’importanza e che aderiscano o completino il ciclo vaccinale nel più breve tempo possibile”, ha concluso il dg Casati.
(fonte: Agenzia Dire)