Tutoraggio su interventi al cuore, missione in Kosovo per due cardiochirurghi dell’Aou pisana

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Pisa, 8 ottobre 2018 – Due cardiochirurghi dell’Aou pisana, il dott. Maurizio Levantino e il dott. Carlo Barzaghi, insieme al dott. Giovanni Battista Calabri, specialista in cardiologia pediatrica (Ospedale Meyer di Firenze), sono stati per una settimana in Kosovo a Pristina, nell’ospedale del posto, nell’ambito del progetto regionale di cooperazione sanitaria internazionale che prevede attività di tutoraggio nei confronti dei colleghi kosovari per l’esecuzione di interventi di cardiochirurgia sia sugli adulti sia sui bambini, attività quest’ultima non ancora sviluppata in quell’ospedale.

Esiste infatti un accordo intergovernativo stipulato tra Kosovo e Italia per il rafforzamento del sistema sanitario dello stato balcanico, mirato a rendere pienamente operativo ed autonomo il reparto di cardiochirurgia per adulti e per bambini del Centro clinico universitario di Pristina.

Nel progetto, a parte l’allestimento di adeguate infrastrutture e attrezzature ospedaliere e l’organizzazione e l’uso di linee guida e protocolli pertinenti, è prevista appunto anche la formazione delle risorse umane.

È stata così richiesta formazione in loco sulla diagnosi precoce delle malattie pediatriche congenite ed acquisite. Inoltre, formazione on the job per il personale dell’unità di cardiochirurgia eseguendo interventi chirurgici su adulti (circa 10 a settimana) e visite di follow-up dei pazienti ricoverati; formazione on the job sugli interventi di cardiochirurgia pediatrica (circa 30 in un anno) per la cura di anomalie cardiache congenite.

A marzo 2017 è stata accettata la proposta formativa presentata dal consorzio di aziende composto da: Aoup, Fondazione Monasterio-Opa di Massa e Aou Meyer di Firenze, per un totale complessivo di 516 giorni di missione di professionisti sanitari (nell’arco di 2 anni).

Ad oggi il reparto di cardiochirurgia è aperto e funzionante e comprende: degenza (5 camere per un totale di 14 posti letto), terapia intensiva e blocco chirurgico. A partire dal 2015 è stato assunto il personale per un totale di 15 unità. Il direttore della cardiochirurgia è il dottor Amed Grbolar mentre il direttore del dipartimento il dott. Tefik Bekteshi.

La visita è servita a pianificare le prossime tappe della cooperazione, in modo da consentire ai colleghi l’esecuzione in sicurezza degli interventi di base e più complessi.

L’iniziativa è stata coordinata dalla referente aziendale per la cooperazione sanitaria internazionale, la dottoressa Mojgan Azadegan.

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