Tumori testa-collo, esperti riuniti per lanciare le terapie del futuro

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L’incontro promosso da Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori e patrocinato da Regione Lombardia vede la partecipazione dei massimi esperti nazionali e internazionali. Obiettivo: un approccio di cura globale e multidisciplinare, basato sullo stile di vita e sulle esigenze di ogni singolo paziente

ecografia-alla-tiroideMilano, 5 maggio 2016 – Ogni anno in Italia circa si scoprono 25.000 nuovi casi di tumore testa e collo, compresi quelli della tiroide; secondo il rapporto 2013 di AIRTUM (Associazione Italia Registri Tumori), questi tumori in Italia sono al quinto posto in ordine di frequenza. I numeri parlano chiaro: il trattamento dei carcinomi del distretto testa-collo recidivati o metastatici rappresenta una sfida sia per i medici, che per i pazienti e per chi li assiste.

Di questo e altro ancora si parlerà oggi presso la sede di Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, nel corso della Consensus Conference sulla global care del paziente con tumore testa/collo ricorrente/metastatico, che vedrà cinquanta fra i maggiori esperti nazionali e internazionali riuniti per trovare nuove soluzioni nell’approccio al paziente. Un incontro promosso dalla Fondazione IRCCS e patrocinato dal Sistema Sanitario della Regione Lombardia, che nasce con l’intento di approfondire tutti gli aspetti farmacologici inerenti al trattamento dei carcinomi del distretto testa-collo recidivanti o metastatici.

Ma con un importante elemento di diversità dagli approcci tradizionali, come dichiara il dott. Paolo Bossi, Responsabile Scientifico dell’evento assieme alla dott.ssa Lisa Licitra di INT: “La novità principale di questa Consensus Conference è il fatto che per la prima volta il paziente con una malattia recidivata/metastatica da tumore testa e collo venga valutato con un approccio di global care. Significa non limitarsi a valutare un singolo aspetto di questa patologia, ma prendere in considerazione la malattia nella sua totalità: non si tratta più di curare un singolo sintomo o di attuare una singola strategia terapeutica con il paziente. Questo, a partire dalla malattia in sé e alla cura dei sintomi ad essa collegati, ma tenendo conto anche della cura del dolore e di tutte le ansie e preoccupazioni psicologiche che questa situazione porta con sé, facendo una valutazione con paziente e famigliari delle cure future rispetto all’evoluzione della malattia; un approccio di cura globale che richiede la valutazione della qualità di vita di ogni paziente, e del contesto in cui si muove”.

Un nuovo approccio globale e personalizzato, ma anche multidisciplinare: “Una delle grosse novità di questo incontro – spiega Bossi – è che non saranno più coinvolti solo oncologi e terapisti del dolore, ma verranno chiamate in causa anche altre figure professionali: il chirurgo, la fisioterapista, il nutrizionista e lo psicologo. Tutto con una serie di casistiche che verranno valutate all’interno della Consensus Conference”.

Tra gli aspetti da chiarire, la Consensus Conference si soffermerà anche sulla miglior terapia di supporto: le opzioni disponibili sono l’impiego di chemioterapia, radioterapia, chirurgia e l’arruolamento in studi clinici che valutino nuovi farmaci.

Un evento di altissimo profilo. La Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori è una delle strutture in Italia dove il malato di tumore testa-collo può ricevere un trattamento a 360° su tutti i vari aspetti della patologia, grazie al contributo di Lisa Licitra e del suo team di collaboratori, che ha lanciato già trent’anni fa la sfida a queste patologie all’interno dell’Istituto Nazionale dei Tumori. Alla base della realizzazione del progetto sulla Consensus Conference sulla global care del paziente con tumore testa/collo ricorrente/metastatico c’è stato un grande gioco di squadra, con un network di altri importanti Centri ove si curano i tumori testa-collo, all’interno del quale si sono costituiti undici Gruppi che si sono suddivisi il materiale delle varie aree relative alla cura di queste patologie. Tra i relatori internazionali, opinion leader quali Barbara Murphy, del Vanderbilt-Ingram Cancer Center, oncologa di fama internazionale, Jean-Pascal Machiels, oncologo belga che collabora con il Koning Albert II Institut, e. S.N. Rogers, chirurgo specializzato nella valutazione della qualità di vita e dei bisogni dei propri pazienti.

fonte: ufficio stampa

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