Tumore al polmone, la nuova radioterapia riduce i rischi cardiaci e aumenta la sopravvivenza

Vienna, 5 maggio 2025 – Un nuovo studio presentato a ESTRO 2025 introduce lo studio RAPID-RT, che utilizza un approccio innovativo di apprendimento rapido per valutare l’impatto delle modifiche del trattamento in radioterapia. Gli studi clinici tradizionali sono spesso lunghi e non sono rappresentativi delle popolazioni di pazienti del mondo reale a causa dei complessi processi di consenso e dei rigidi criteri di ammissibilità.

La RAPID-RT, invece, offre un’alternativa più inclusiva e reale. I ricercatori del The Christie NHS Foundation Trust di Manchester, Regno Unito, hanno applicato questo metodo a pazienti affetti da tumore al polmone per valutare se la riduzione della dose alla parte superiore del cuore, un’area a rischio ipotizzata, possa migliorare la sopravvivenza riducendo al minimo la tossicità cardiaca associata alla radioterapia convenzionale.

Colpire i tumori, proteggere il cuore

La radioterapia è un trattamento molto efficace per il tumore del polmone, ma il cuore è spesso situato vicino alla sede del tumore. È importante minimizzare la dose al cuore per ridurre il rischio di gravi complicazioni. Una precedente ricerca condotta a Manchester utilizzando immagini di pianificazione della radioterapia ha identificato la parte superiore del cuore come un’area particolarmente radiosensibile nei pazienti affetti da tumore al polmone; la dose di radiazioni a questa regione è risultata associata alla sopravvivenza complessiva.

Sulla base di questi risultati, è stata implementata una nuova tecnica di “heart-sparing” nel contesto clinico di routine per affrontare questa sfida.

“RAPID-RT rappresenta un cambiamento verso una ricerca più inclusiva, progettata per riflettere le realtà della pratica clinica quotidiana e garantire che tutti i pazienti, non solo quelli che soddisfano criteri di sperimentazione ristretti, beneficino dell’innovazione nella radioterapia – ha dichiarato il co-sperimentatore dott. Gareth Price, docente senior e fisico medico, presso l’Università di Manchester – Speriamo inoltre che, riducendo l’esposizione cardiaca, possiamo migliorare sia la sopravvivenza che la qualità della vita dei pazienti”.

Dati chiave di oltre 1.700 pazienti

Lo studio RAPID-RT ha analizzato i dati di 1.708 pazienti con carcinoma polmonare in stadio I-III che hanno ricevuto una radioterapia ad intento curativo tra gennaio 2021 e febbraio 2025:

  • Il trattamento radioterapico standard con intento curativo è stato somministrato a 922 pazienti trattati prima dell’aprile 2023.
  • La nuova tecnica di heart-sparing è stata applicata in modo prospettico a 786 pazienti dall’aprile 2023 in poi, utilizzando due innovazioni chiave:
    • Un disegno di studio inclusivo ad apprendimento rapido: questo approccio consente un rapido reclutamento includendo tutti i pazienti trattati presso l’istituto, a meno che non optino attivamente per la raccolta dei dati.
    • Limitazione delle radiazioni a una definita Area di Evitamento Cardiaco (CAA): La dose di radiazioni alle parti sensibili del cuore è stata limitata a 19,5 Gy (o equivalente) nell’arco di 20-33 sessioni, a meno che questa restrizione non compromettesse un’adeguata copertura tumorale.
  • I primi risultati dimostrano che il metodo di apprendimento rapido è altamente inclusivo: ad oggi tutti i pazienti con NSCLC in stadio 1-3 trattati con radioterapia convenzionale ad intento curativo hanno ricevuto la nuova tecnica, e solo 1 paziente su 786 ha scelto di non partecipare allo studio. I risultati iniziali suggeriscono un modesto miglioramento della sopravvivenza a 12 mesi in seguito all’applicazione di un limite di dose alla parte superiore del cuore.
Risposte più rapide con prove reali

A differenza degli studi clinici tradizionali, che possono richiedere anni per fornire risultati, lo studio RAPID-RT ha utilizzato un modello di “apprendimento rapido”, per valutare e adattare i trattamenti in tempo reale utilizzando i dati anonimi di routine della cartella clinica elettronica. Questo approccio consente ai ricercatori di perfezionare più rapidamente le strategie di trattamento, portando più velocemente ai pazienti innovazioni efficaci.

“Questa ricerca è un esempio perfetto di come l’innovazione in radioterapia non riguardi solo la tecnologia, ma anche il modo in cui impariamo, ci adattiamo e forniamo cure migliori – ha dichiarato il prof. Matthias Guckenberger, presidente di ESTRO e titolare della cattedra di radio-oncologia presso l’Ospedale Universitario di Zurigo – Dimostra la potenza della combinazione di tecnologie all’avanguardia con dati reali per rendere la radioterapia più sicura e ancora più efficace”.

Verso una valutazione più intelligente e inclusiva delle modifiche alla radioterapia

RAPID-RT rappresenta un passo importante verso studi clinici più inclusivi e pragmatici in radioterapia. Lo studio fornisce una prova convincente che i nuovi metodi di sperimentazione possono valutare efficacemente le modifiche del trattamento, soprattutto in situazioni in cui gli studi randomizzati tradizionali non sono fattibili.

Lo studio continuerà a reclutare e a seguire i progressi dei pazienti per confermare questi primi risultati e consentire alle équipe cliniche di decidere se i pazienti potrebbero beneficiare di un ulteriore perfezionamento della nuova tecnica di radioterapia. Le analisi in corso valuteranno il potenziale impatto sulla sopravvivenza a lungo termine, le tossicità legate alla radioterapia ed esploreranno approcci di modellazione alternativi per comprendere meglio i risultati del trattamento.

*******

Learning from every patient: new radiotherapy technique aims to protect the heart during lung cancer treatment

Vienna/Austria, 5 may 2025 – A new study presented at ESTRO 2025 introduces the RAPID-RT study, which uses an innovative rapid-learning approach to evaluate the impact of treatment modifications in radiotherapy. Traditional clinical trials are often lengthy and are not representative of real-world patient populations due to complex consent processes and strict eligibility criteria.

In contrast, RAPID-RT offers a more inclusive, real-world alternative. Researchers at The Christie NHS Foundation Trust in Manchester, UK, have applied this method in lung cancer patients to assess whether reducing the dose to the top of the heart – a hypothesised risk area, can improve survival by minimising cardiac toxicity associated with conventional radiotherapy.

Targeting Tumours, Protecting the Heart

Radiotherapy is a highly effective treatment for lung cancer, yet the heart is often located close to the tumour site. It is important that the dose to the heart is minimised to reduce the risk of serious complications. Previous research in Manchester using radiotherapy planning images identified the top of the heart as a particularly radiosensitive area in lung cancer patients, with radiation dose to this region found to be associated with overall survival.

Based on these results, a new “heart-sparing” technique was implemented in the routine clinical setting to address this challenge.

“RAPID-RT represents a shift towards more inclusive research, designed to reflect the realities of everyday clinical practice and ensure that all patients, not just those who meet narrow trial criteria, benefit from innovation in radiotherapy – said co-lead investigator Dr Gareth Price, senior lecturer and medical physicist, at the University of Manchester – We also hope that by reducing cardiac exposure, we may improve both survival and quality of life for patients”.

Key data from over 1,700 patients

The RAPID-RT study analysed data from 1,708 patients with stage I–III lung cancer who received curative-intent radiotherapy between January 2021 and February 2025:

  • Standard curative-intent radiotherapy treatment was given to 922 patients treated before April 2023.
  • The new heart-sparing technique was applied prospectively to 786 patients from April 2023 onwards, using two key innovations:
    • An inclusive rapid-learning study design: this approach enables fast recruitment by including all patients treated at the institution, unless they actively opt out of data collection.
    • Limiting radiation to a defined Cardiac Avoidance Area (CAA): Radiation dose to sensitive parts of the heart was limited to at 19.5 Gy (or equivalent) over 20-33 sessions, unless this restriction compromised adequate tumour coverage.
  • Early results show that the rapid-learning method is highly inclusive as to date all patients with stage 1-3 NSCLC treated with conventional curative-intent radiotherapy received the new technique, with only 1 out of 786 patients choosing to opt out of the study. Initial findings suggest a modest improvement in 12-month survival following implementation of a dose limit to the top of the heart.
Faster answers with real-world evidence

Unlike traditional clinical trials, which can take years to deliver results, the RAPID-RT study used a “rapid-learning” model, to evaluate and adapt treatments in real time using routine anonymised data from the electronic care record. This approach allows researchers to refine treatment strategies more quickly, bringing effective innovations to patients faster.

“This research is a perfect example of how innovation in radiotherapy is not only about technology, but also about how we learn, adapt, and deliver better care – said Professor Matthias Guckenberger, President of ESTRO and Chair of Radiation Oncology at the University Hospital Zurich – It demonstrates the power of combining cutting-edge technology with real-world data to make radiotherapy safer and even more effective”.

Towards smarter, more inclusive evaluation of radiotherapy modifications

RAPID-RT represents an important step towards more inclusive and pragmatic clinical trials in radiotherapy. The study provides compelling evidence that novel trial methods can effectively evaluate treatment modifications, especially in situations where traditional randomised trials are not feasible.

The study will continue to recruit and follow patients’ progress to confirm these early results and allow clinical teams to decide if patients might benefit from further refinement of the new radiotherapy technique. Ongoing analyses will assess the potential impact on long-term survival, radiotherapy-related toxicities, and explore alternative modelling approaches to better understand treatment outcomes.

Potrebbero interessarti anche...