Terremoto in Indonesia, forte preoccupazione per l’impatto psicologico sui bambini

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Roma, 7 agosto 2018 – Save the Children è estremamente preoccupata circa l’impatto psicologico che il terremoto che ha colpito Lombok rischia di avere sui bambini, mentre il bilancio delle vittime continua ad aggravarsi. L’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro mette inoltre in guardia dai gravi rischi per la propria sicurezza e incolumità ai quali i minori potrebbero essere esposti quando, nei prossimi giorni, torneranno a scuola, a causa dei danni ingenti registrati nelle strutture scolastiche della zona colpita.

Gli operatori del partner locale di Save the Children in Indonesia (Yayasan Sayangi Tunas Cilik – YSTC) hanno raccontato della forte devastazione lungo la strada che dalla parte settentrionale dell’isola di Lombok porta verso la capitale Mataram, con una stima di 8 case su 10 gravemente danneggiate e migliaia di persone rimaste senzatetto. Le aree maggiormente colpite, inoltre, sono ancora prive di corrente elettrica.

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“Ci sono bisogni e necessità enormi in una zona molto ampia. Almeno 80.000 persone si trovano attualmente in alloggi informali o dormono all’aperto perché sono troppo spaventate per stare all’interno delle abitazioni”, ha affermato, parlando da un ufficio di fortuna allestito in conseguenza dei forti danni subiti dalla sede locale dell’organizzazione, Silverius Tasman, che lavora per il partner locale di Save the Children.

Tasman ha anche annunciato che l’organizzazione ha lanciato un piano di risposta all’emergenza: “Nei prossimi giorni distribuiremo kit di prima necessità, zanzariere e taniche per l’acqua per permettere alle persone di poter soddisfare i propri bisogni primari. Per quanto riguarda i bambini, la nostra preoccupazione principale è il loro benessere psicologico. I nostri team forniranno un primo supporto psicologico ai minori e formeranno gli insegnanti per permettere loro di implementare attività di supporto psicosociale. Il nostro staff lavorerà inoltre con i genitori e con le figure di riferimento per i minori in modo che possano riconoscere segnali di sofferenza nei bambini e dare loro il supporto di cui hanno bisogno”, ha detto ancora Silverius Tasman.

“Inoltre – ha proseguito – metteremo a disposizione dei minori spazi sicuri e protetti dove potranno giocare e vivere un momento di serenità in questa situazione complicata, e stiamo collaborando con il governo per garantire la sicurezza delle strutture scolastiche prima che i bambini possano tornare a studiare. Nel frattempo, supporteremo l’educazione dei minori, affinché possano ritrovare un senso di normalità e di routine, fornendo soluzioni educative alternative, come spazi temporanei per lo studio e distribuzioni di materiali scolastici agli insegnanti”.

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