Simulazione di procedure mediche e infermieristiche: nasce SimLab, manichini iperrealistici e interattivi

Milano, 18 maggio 2021 – La ripresa in presenza delle lezioni all’Università Vita-Salute San Raffaele offre agli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia il nuovo Simulation Lab, un centro di simulazione avanzata, situato all’interno dell’edificio San Michele, nel campus di via Olgettina. Uno spazio innovativo e altamente tecnologico, che riproduce una shock room o un box di terapia intensiva e una sala operatoria, dove possono essere riprodotte manovre di primo soccorso, manovre avanzate di rianimazione, esami diagnostici, visite di controllo e procedure infermieristiche e chirurgiche, il tutto grazie a “manichini” estremamente realistici e interattivi.

SimMan 3G è un simulatore dotato di battito cardiaco, polsi palpabili, respiro spontaneo, suoni e lacrimazione, simula anche le convulsioni o piccoli movimenti. Ha vie aeree avanzate configurabili che includono anche un polmone realistico, per riprodurre diverse patologie respiratorie. Le pupille rispondono agli stimoli luminosi e reagiscono in base allo stato clinico impostato; una tecnologia RFID (identificazione a radiofrequenza) riconosce automaticamente farmaci e dispositivi per le vie aeree e consente di misurare il volume e la concentrazione dei farmaci e dei fluidi somministrati in endovena. Le secrezioni come sudore, lacrime, saliva e urina sono simulate grazie a serbatoi interni, così come il sanguinamento.

“Questo manichino avanzato, insieme all’ambiente realistico della Terapia Intensiva e della Sala Operatoria, dotati degli attigui ambienti di controllo, consentirà agli studenti di esercitarsi e formarsi anche nelle “non clinical skills”, ovvero quelle abilità essenziali nella formazione di un sanitario: lavoro di squadra, capacità decisionali, relazionali e comunicative. Ogni ambiente del SimLab è ripreso da telecamere in HD ed è possibile rivedere la propria pratica, commentando e discutendo i passaggi più significativi ed è possibile per noi docenti monitorare in modo completo la pianificazione, l’esecuzione e la valutazione di tutte le sessioni di training. Gli scenari affrontati, ora incentrati prevalentemente sulle cure intensive, saranno progressivamente estesi a contesti multidisciplinari”, spiega il dott. Giacomo Monti, medico intensivista, coordinatore del SimLab.

A SimMan si aggiungono Nursing Kelly e Nursing Anne, progettati per insegnare le tecniche di movimentazione del paziente e le manovre di assistenza infermieristica, compresa la misurazione della pressione sanguigna non invasiva, l’auscultazione e il riconoscimento di rumori cardiaci normali o patologici, rumori polmonari e intestinali, fino alla gestione dei dispositivi più complessi, come le cannule tracheostomiche e le stomie intestinali.

Entrambi i simulatori consentono inoltre la formazione sulla rianimazione cardio-polmonare, dal BLS – Basic Life Support – fino alla rianimazione più avanzata consentendo anche l’intubazione tracheale e l’utilizzo di dispositivi sovraglottici più avanzati. Anche i più semplici manichini per l’insegnamento della rianimazione cardiopolmonare, come Resusci Anne consentono agli studenti di ottenere un feed-back sulla qualità del massaggio cardiaco e della ventilazione artificiale – un sistema collegato permette anche di esercitarsi con l’utilizzo di defibrillatori reali.

Nel SimLab si trovano poi alcuni kit specifici: Choking Charlie è un torso adulto progettato per insegnare agli studenti ad eseguire la manovra di Heimlich contro il soffocamento, con anatomia e risposta realistica: attraverso l’uso di palline di cibo finte fornisce al medico-istruttore uno strumento eccellente per insegnare e fare pratica di questa manovra salvavita.

“Abbiamo anche dei kit che consentono agli studenti di esercitare differenti pratiche specifiche tra cui le procedure di assistenza gastrointestinale con accesso nasale e orale, le tecniche di cateterizzazione vescicale classica e per via sovrapubica, la pratica delle iniezioni del tessuto intrademico, sottocutaneo e intramuscolare, il posizionamento di drenaggi toracici e cateteri venosi centrali, oltre a una “Workshop Room” che consente l’esercitazione in training ancora più determinati, con sessioni di precisione su un singolo arto o una lesione particolare”, spiega il dott. Giacomo Monti, medico intensivista, coordinatore del SimLab. In tutti questi kit, la presenza di cuscinetti morbidi ricoperti di pelle realistica riproduce al meglio la sensazione tattile data dalla pelle umana e anche le vene, anch’esse simulate, consentono di sperimentare una resistenza naturale durante la foratura e il reflusso sanguigno.

“Questi nuovi ambienti ci consentono di proseguire nell’approccio innovativo che caratterizza la nostra didattica fin dal primo anno, come esperienze pratiche e immersive affiancate alle lezioni e allo studio “tradizionali”. Il motto della simulazione è never the first time on the patient: l’idea è che quando possibile, ogni atto medico-infermieristico debba essere effettuato e appreso stabilmente prima in un contesto simulato che nella realtà e su un malato. La tecnica che si deve apprendere è sperimentata in un contesto sicuro, senza eccessiva ansia di sbagliare o provocare dolore”, conclude il dott. Monti.

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