Sanità in Calabria, FISMU: “Proposta Grillo inadeguata. Verso regionalismo differenziato che penalizza il Sud”

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Roma, 7 marzo 2019 – Un no secco, quello di Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu alla proposta del ministro della Sanità Giulia Grillo di continuare a Commissariare la sanità in Calabria. Per il segretario nazionale Fismu, Francesco Esposito, è “l’ennesimo brutto sintomo di una politica di continuità con i Governi del passato”.

“Attendevamo un cambio di marcia – sottolinea Esposito – invece, ecco sempre la stessa minestra riscaldata con la proposta di Commissariare la sanità calabrese”. “I servizi sanitari pubblici sono in una condizione strutturale gravissima – aggiunge Esposito – i medici operano in contesti precari e difficili, manca personale, risorse, e, dopo anni di tagli e commissariamenti, urge una seria riorganizzazione del sistema. Serve, quindi, una politica di riforma efficace e una programmazione seria, anche valorizzando quelle realtà che nonostante tutto, in una situazione drammatica, hanno fatto di necessità virtù, garantendo assistenza ai cittadini calabresi”.

“Invece – ribadisce Esposito – il ministro Grillo ripropone la stessa ricetta di chi l’ha preceduta: emergenzialismo e sostituzione di dirigenti, come se fosse una questione di persone e non di idee, di progetti, di investimenti. Così si ottengono solo titoli sui giornali e poco più, come dimostra la storia di tutti questi anni. I cittadini e i medici sono vittime di questa realtà, facciamo un appello ulteriore al ministro: cambi rotta davvero, sediamoci a un tavolo, costruiamo assieme la nuova sanità pubblica calabrese, non diamo un ulteriore passo verso quel regionalismo differenziato che allontana ancora di più il sud dal nord, i più ricchi dai più poveri”.

“Sintomatico – aggiunge il segretario Fismu – è anche quanto accaduto al nostro collega sindacalista di Reggio Calabria che per aver denunciato le inadempienze della direzione aziendale si è ritrovato un provvedimento disciplinare. A questo punto viene da chiedersi se il problema è richiamare i medici Calabresi che lavorano fuori o evitare che scappino quelli che attualmente, con grande professionalità e senso del sacrificio, hanno deciso di rimanere e lavorare in Calabria”.

Per concludere Esposito fa un appello diretto alla Grillo: “Ministro, noi abbiamo necessità di rimuovere le vere criticità della sanità calabrese, mancanza di personale, blocco degli investimenti, arrestare l’emorragia della migrazione sanitaria che svena la Sanità Calabrese in favore delle già ricche sanità del nord, premiare i professionisti eccellenti che operano in Calabria assicurandogli serenità e condizioni di lavoro adeguate”.

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