Ridurre l’uso dei pesticidi di sintesi in agricoltura. L’Italia aderisce alla dichiarazione di intenti sottoscritta a Parigi

Pisa, 28 febbraio – Per favorire la riduzione dell’uso dei pesticidi di sintesi in agricoltura. Questa dichiarazione di intenti (“Verso un’agricoltura libera da pesticidi”) è stata sottoscritta nei giorni scorsi a Parigi da parte dei rappresentanti di 24 organizzazioni di ricerca distribuite in 16 paesi europei, a margine del Salone internazionale dell’agricoltura, con il supporto del Ministro dell’Agricoltura francese e alla presenza del Ministro per gli Affari Europei e dei rappresentanti di tre istituzioni italiane: Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, CNR, Università di Bologna.

Paolo Barberi, docente di agronomia all’Istituto di Scienze della Vita, ha partecipato alla firma come responsabile scientifico per la Scuola Superiore Sant’Anna, su nomina della rettrice Sabina Nuti.

La messa a punto della dichiarazione di intenti è avvenuta sotto il coordinamento dell’Istituto francese per la Ricerca Agronomica e Ambientale (INRAE) e dei due istituti tedeschi ZALF e Julius Kühn, riunendo la comunità di ricerca europea attorno alla visione di un’agricoltura dove l’utilizzo dei pesticidi di sintesi vada diminuendo.

La dichiarazione di intenti ha sancito la nascita di un’alleanza europea per la ricerca, che si è posta il primo obiettivo di presentare una roadmap scientifica, presentata a breve alla Commissione Europea, come contributo al nuovo “Green Deal Europeo” approvato dalla stessa Commissione a dicembre 2019.

In tutta Europa, la forte richiesta da parte delle autorità pubbliche, degli operatori agricoli e della società in generale sta agendo da stimolo per la ricerca a individuare soluzioni che accelerino una transizione ecologica dell’agricoltura. Per affrontare questa sfida, la dichiarazione congiunta di intenti punta a ripensare il modo di fare ricerca e a sviluppare strategie comuni innovative, tanto di ricerca quanto di sperimentazione agricola, non soltanto a livello nazionale ma in tutto il continente europeo.

Le istituzioni che hanno aderito alla dichiarazione di intenti al 23 febbraio 2020:

  1. Aarhus University, Danimarca
  2. Agricultural Academy, Bulgaria
  3. Agricultural University of Athens, Grecia
  4. Agroscope, Svizzera
  5. Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Italia
  6. Centre de coopération internationale en recherche agronomique pour le développement (CIRAD), Francia
  7. Consiglio Nazionale delle Ricerche, Italia
  8. Hungarian Research Institute of Organic Agriculture, Ungheria
  9. French National Research Institute for Agriculture, Food and Environment – INRAE, Francia
  10. Institute of Agriculture and Food Biotechnology – IBPRS, Polonia
  11. Julius Kühn-Institute – JKI, Germania
  12. Latvia University of Life Sciences and Technologies, Lettonia
  13. Leibniz Centre for Agricultural Landscape Research – ZALF, Germania
  14. National Agriculture Research and Innovation Centre – NAIK, Ungheria
  15. Natural Resources Institute Finland – Luke, Finlandia
  16. Rzeszow University of Technology, Polonia
  17. Scuola Superiore Sant’Anna – Pisa, Italia
  18. Swedish University of Agricultural Sciences – SLU, Svezia
  19. Szent István University, Ungheria
  20. Teagasc – Agriculture and Food Development Authority, Irlanda
  21. University of Agricultural Sciences and Veterinary Medicine – USAMV – Bucarest, Romania
  22. University of Life Sciences in Lublin, Polonia
  23. Vytautas Magnus University Agriculture Academy, Lituania
  24. Zagreb University, Faculty of Agriculture, Croazia
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