Prevenzione senologica, i progressi della ricerca. Dalla genetica all’epigenetica

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Rozzano, 2 ottobre 2018 – Un mese di appuntamenti speciali in Humanitas. L’inaugurazione di oggi al Centro Congressi di Humanitas, dà il via ad una serie di iniziative rosa che Humanitas ha organizzato per il mese della prevenzione senologica. Conferenze, dirette on line, open day. Per conoscere, condividere, scoprire percorsi di cura, storie di rinascita e di speranza.

Oggi le ricercatrici di Humanitas hanno accompagnato le donne presenti all’inaugurazione in un tour dei laboratori per scoprire i luoghi dove si studiano cure sempre più efficaci. E poi ancora screening gratuiti in Humanitas Medical Care di via Domodossola a Milano per under 50, figlie di donne che hanno avuto un tumore al seno.

Fra le attività anche una speciale pink breakfast preparata dal divulgatore scientifico di Fondazione Veronesi Marco Bianchi che il 18 ottobre al building 8 di Humanitas cucinerà una colazione sana insieme alle pazienti di Humanitas.
Il 13 ottobre sarà la volta di Mamazone, la conferenza sul tumore al seno giunta all’ottava edizione. Chiude il calendario di appuntamenti il Bra Day in programma in Humanitas il 27 ottobre per riflettere sull’importanza della ricostruzione mammaria.

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Tumore al seno, i progressi della Ricerca e l’importanza della prevenzione
È all’interno dei laboratori di Ricerca che si gioca la partita più importante. “Stiamo lavorando – spiega il dott. Corrado Tinterri, direttore della Breast Unit di Humanitas – ad uno studio multicentrico, ‘Sinodar One’, il più importante fra quelli attivi in Italia, sulla dissezione ascellare dei carcinomi della mammella. Si tratta di una sperimentazione randomizzata che coinvolge circa trenta centri di ricerca in Italia e 600 pazienti selezionate, tra i 40 e i 75 anni, che hanno tumore della mammella e, apparentemente, non hanno un coinvolgimento dei linfonodi. L’obiettivo è capire se e quanto sia sicuro non procedere allo svuotamento ascellare nelle donne che hanno un linfonodo macrometastatico e patologico. Se avremo i risultati sperati, si potrà evitare in futuro lo svuotamento ascellare – che rappresenta il problema più grosso per chi ha avuto un tumore al seno – in tutte le donne. Si ridurranno, quindi, anche le complicanze. Un vero cambio epocale”.

Mamazone, conferenza sul tumore al seno: dalla genetica all’epigenetica
I nostri geni ci controllano ma chi controlla i nostri geni? Sappiamo dalla genetica che il DNA codifica tutto quello che noi siamo. L’epigenetica studia la regolazione dei geni che, anche se di base uguali, possono essere espressi in modo diverso da persona a persona.

“Noi – spiega il dott. Wolfgang Gatzemeier, vice responsabile della Senologia di Humanitas – ereditiamo dai nostri genitori un insieme di geni, buoni o cattivi, che possono essere espressi o silenziati; di conseguenza questa regolazione dell’espressione genica può rivelarsi salutare, oppure portare allo sviluppo di patologie?”

Se ne parlerà durante l’ottava edizione di Mamazone-Paziente diplomata, la conferenza dedicata al tumore al seno promossa da Humanitas Cancer Center in collaborazione con la Scuola Italiana di Senologia in programma sabato 13 Ottobre dalle 8.30 alle 17.30 presso il Centro Congressi di Humanitas (via Manzoni 113, Rozzano).

Nel corso della giornata si parlerà anche del percorso, dalla prevenzione al follow up, dei nuovi farmaci “intelligenti”. Ampio spazio sarà dedicato alla testimonianza delle pazienti.

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