Le persone colpite da neoplasia in trattamento attivo non solo presentano maggiori probabilità di sviluppare la malattia in modo grave ma anche di continuare a diffondere il virus, perché il sistema immunitario è più lento a produrre anticorpi protettivi
Roma, 12 marzo 2021 – Centotrenta organizzazioni, centri oncologici e altre istituzioni hanno inviato una lettera al Presidente USA, Joe Biden, e alla sua amministrazione, così come ad altri importanti funzionari della sanità pubblica statunitense presso i dipartimenti sanitari statali per sottolineare la necessità di offrire ai pazienti oncologici l’accesso prioritario al vaccino contro il Covid-19, come evidenziato in un comunicato stampa della American Association for Cancer Research (AACR).
“Sosteniamo totalmente il piano di vaccinazione contro il Covid-19 che richiede di ampliare l’accesso e di vaccinare il maggior numero di americani il più rapidamente possibile – riporta la lettera – Tuttavia siamo costretti a sottolineare l’urgenza di dare priorità all’accesso a un vaccino contro il Covid-19 ai pazienti con malattia oncologica attiva e ai sopravvissuti al cancro”.
I pazienti con il cancro presentano un alto rischio di malattia grave e di morte da Covid-19 e, a causa della necessità di assistenza in presenza durante i trattamenti, potrebbero essere anche esposti ad un maggiore rischio di contagio.
“Nei pazienti con il cancro il sistema immunitario risulta compromesso a causa dei trattamenti e, nel caso di infezione da Covid-19, non solo hanno maggiori probabilità di sviluppare la malattia in modo grave, ma anche di continuare a diffondere il virus perché il sistema immunitario risulta più lento a produrre anticorpi protettivi – ha affermato John Carethers, della Università del Michigan – Tornando in ospedale e dai caregiver potrebbero teoricamente essere dei super-diffusori”.
Secondo i risultati di una analisi caso-controllo retrospettiva pubblicata nel Journal of the American Medical Association, i pazienti oncologici colpiti da Covid-19 sono maggiormente soggetti a ricovero in ospedale (47,46%) rispetto a quelli senza cancro con infezione da Covid-19 (24,26%). Inoltre, secondo un articolo pubblicato da “AACR COVID-19 and Cancer Task Force”, i tassi di mortalità da Covid-19 nei pazienti oncologici sono il doppio rispetto a quelli delle persone senza cancro.
“Molti americani stanno rinviando le visite mediche che potrebbero rivelare diagnosi di cancro, il che significa che probabilmente vedremo un maggior numero di tumori diagnosticati in uno stadio più avanzato – si legge nella lettera – Senza la protezione offerta dal vaccino, questi pazienti non solo sono a rischio di infezione da Covid-19, ma la diagnosi di Covid-19 potrebbe anche avere un grave impatto sulle opzioni di trattamento disponibili”.
I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno riconosciuto che i pazienti con il cancro presentano un rischio maggiore di contrarre infezione grave da Covid-19, anche se molti Stati stanno ampliando e semplificando i gruppi ammissibili alla vaccinazione per accelerarne la distribuzione.6
“Sembra che gli Stati abbiano fatto un’apertura completa e, di conseguenza, abbiamo aperto le porte a tutti coloro che hanno diritto a ricevere il vaccino – ha dichiarato Jon Retzlaff, chief policy officer di AACR – In un periodo di forniture limitate, questo costituisce un problema per i pazienti ad alto rischio che hanno veramente bisogno del vaccino. In quanto tale, è diventato un tema di estrema importanza per l’intera comunità oncologica”.
Inoltre, la lettera fa notare che, sebbene la vaccinazione rapida e diffusa sia un obiettivo molto importante, l’attuale offerta limitata di vaccini comporta il fatto che molte persone ad alto rischio di malattia grave e morte per il virus debbano continuare ad aspettare per molti mesi, non avendo l’accesso prioritario.
All’inizio di quest’anno, il Comitato per la vaccinazione contro Covid-19 del National Comprehensive Cancer Network ha pubblicato linee guida , con la raccomandazione che ai pazienti con malattia oncologica attiva, o in trattamento attivo, recente o programmato, così come ai loro caregiver, venga data la massima priorità nella vaccinazione anti Covid-19.
“Speriamo vivamente che voi e i vostri colleghi nell’amministrazione vogliate sottolineare a tutti i dipartimenti di sanità pubblica dello Stato che i pazienti con malattia oncologica attiva e i sopravvissuti al cancro hanno la necessità di ottenere l’accesso prioritario al vaccino salvavita contro il Covid-19,” conclude la lettera.
(fonte: AIOM News)