Parkinson, il ruolo del microbioma intestinale sul rischio di sviluppare la malattia

Grande successo di partecipazione allo studio su “Parkinson e Microbioma”. Oltre 160 persone hanno aderito all’appello dei ricercatori di Fondazione Mondino IRCCS per il progetto finanziato da Aligning Science Across Parkinson (ASAP) e Michael J. Fox Foundation (MJFF)

Pavia, 23 dicembre 2022 – Oltre 160 soggetti, tra persone con Malattia di Parkinson e volontari sani, hanno aderito alla campagna di reclutamento di Fondazione Mondino IRCCS per la raccolta di dati e campioni biologici per il progetto di ricerca “Parkinson e Microbioma”.

“È stato un grande successo di partecipazione – commenta Micol Avenali, neurologa e ricercatrice, coordinatrice del team di ricerca – per cui vogliamo ringraziare tutti coloro che sono venuti nell’ambulatorio dedicato di Fondazione Mondino per sottoporsi alla visita, al prelievo di sangue e alla raccolta di campioni biologici. Grazie all’aiuto sia dei nostri pazienti sia dei volontari sani che dallo scorso maggio hanno risposto al nostro appello per formare il gruppo di controllo, oggi abbiamo dati sufficienti da analizzare per portare avanti la nostra ricerca, che ha l’obiettivo di mettere a punto nuove terapie per la Malattia di Parkinson”.

Lo studio, avviato nel 2021, si concluderà nel dicembre 2024. Il reclutamento dei pazienti proseguirà comunque fino a marzo 2023: “Stiamo valutando un’estensione dello studio con una fase di follow up – continua la dott.ssa Avenali – in cui i partecipanti verranno richiamati per una seconda visita, a distanza di 18-24 mesi”.

Lo studio, intitolato “Medicina personalizzata per la Malattia di Parkinson: dalla caratterizzazione fenotipica allo studio dell’asse genoma-microbioma nello sviluppo della malattia in soggetti portatori di mutazione GBA” è finanziato congiuntamente da ASAP (Aligning Science Across Parkinson’s) – un’agenzia statunitense per la ricerca sul Parkinson fondata dal Prof. Randy Schekman, premio Nobel per la medicina nel 2013 – e dalla Michael J. Fox Foundation creata dal noto attore di “Ritorno al Futuro”, anch’egli da anni affetto dalla malattia.

Il progetto è coordinato dal prof. Anthony Schapira, del prestigioso University College of London e impegna un consorzio internazionale di cui fa parte la Fondazione Mondino, le sedi di Bonn e Tubinga del centro governativo tedesco per le malattie neurodegenerative DZNE e l’istituto Nazionale per la ricerca agro-alimentare INRAE di Parigi. A Pavia, il progetto è condotto da un team di ricercatori di Fondazione Mondino e Università di Pavia, guidato dal prof. Fabio Blandini, co-Investigator insieme al prof. Schapira.

L’obiettivo è analizzare l’influenza del microbioma intestinale sul rischio di sviluppare la malattia di Parkinson, sia nella forma idiopatica che in quella associata a mutazioni del gene della glucocerebrosidasi (GBA), a oggi considerato il maggior fattore di rischio genetico per lo sviluppo della patologia, e che negli ultimi anni ha attirato l’attenzione dei maggiori gruppi di ricerca internazionali. La speranza è quella di identificare fattori in grado di predire l’insorgenza della malattia.

“A nome di tutto il team di ricerca, ringraziamo prima di tutto il dott. Roberto Bergamaschi, Direttore Scientifico di Fondazione Mondino, il prof. Fabio Blandini, il Clinical Trial Center coordinato dalla dott.ssa Monica Bianchi – continua la dott.ssa Avenali – e uno speciale ringraziamento va anche ai dottori Gianluca Dornini e Roberto Perotti e a tutta l’equipe del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del Policlinico S. Matteo per averci supportato nel reclutamento dei volontari sani”.

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