Ospedale a domicilio. Al “Cervello” cure fra le mura di casa per i pazienti affetti da anemia

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Palermo 17 dicembre 2014 – Quando tre anni fa prese il via, in seguito ad un accordo fra l’Ospedale Cervello e l’Associazione Piera Cutino, l’Ospedale a domicilio era per la Sicilia un progetto sperimentale. Mai nessuna altra realtà pubblica in Sicilia si era cimentata con questo specifico modello di sanità. Il servizio proposto ha immediatamente riscosso grande favore, sia tra i pazienti, sia tra il personale medico e infermieristico. Oggi l’Ospedale a domicilio è diventata quasi un’attività di routine. Complessivamente dall’avvio del servizio sono stati eseguiti 645 accessi domiciliari, realizzate 289 trasfusioni di sangue o emocomponenti per un totale di 541 sacche trasfuse, con più di 900 tra prelievi di sangue venoso, prove crociate di compatibilità trasfusionale e visite generali.

Foto Campus  ematologia

Campus di Ematologia Franco e Piera Cutino dell’Ospedale “Cervello” di Palermo

Un servizio garantito dall’equipe del Campus di Ematologia Franco e Piera Cutino dell’Ospedale “Cervello” di Palermo e dall’Associazione Piera Cutino Onlus, realtà non profit da sempre impegnata nel migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da Talassemia e altre malattie rare.

L’Ospedale a domicilio è rivolto a tutti quei pazienti affetti da emoglobinopatie o altre forme di anemia, con un particolare quadro clinico. Per questi pazienti sono garantiti a domicilio servizi clinici come trasfusioni di sangue o emocomponenti, prelievi di sangue venoso e prove crociate per verificarne la compatibilità trasfusionale. Il servizio è fornito dal medesimo personale, altamente qualificato, che usualmente esegue la prestazione sanitaria al Campus di Ematologia del “Cervello”.

Si tratta di medici forniti per il progetto dall’Ospedale “Cervello” e infermieri professionali messi a disposizione dall’Associazione Piera Cutino, che garantisce anche un servizio di ecocardiografia tramite un cardiologo dedicato presso il Campus di Ematologia. Il progetto è supportato anche da uno statistico e da un promotore di qualità. Importante anche l’attività di coordinamento e collaborazione sviluppata con i medici di base dei singoli pazienti. “Ospedale a domicilio – affermano il Direttore generale Gervasio Venuti e il Direttore sanitario Giovanni Bavetta dell’Azienda Villa Sofia-Cervello – rappresenta una realtà operativa ed efficiente, in grado di offrire un servizio di qualità all’altezza dei migliori standard sanitari e di assistenza”.

Ma l’Ospedale a domicilio non è soltanto un servizio gradito da pazienti e operatori sanitari. Infatti, l’attività svolta direttamente presso l’abitazione dell’assistito sviluppa una ricaduta positiva nell’intera riorganizzazione delle attività cliniche del Campus. “Con l’Ospedale a domicilio – spiega Aurelio Maggio, responsabile scientifico del progetto e Direttore del Campus di Ematologia Franco e Piera Cutino – perseguiamo due obiettivi convergenti: da un lato, l’umanizzazione delle cure attraverso una migliore e calibrata qualità dell’assistenza sanitaria, finalizzata al miglioramento complessivo della qualità di vita dei pazienti assistendoli direttamente a casa loro; dall’altro, la riduzione dei ricoveri impropri e dunque delle liste di attesa. Quest’ultimo aspetto consente di riorganizzare le risorse a disposizione per l’intero Ospedale”.

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“Se per il terzo anno consecutivo l’Ospedale “Cervello” rinnova la collaborazione con l’Associazione sul progetto Ospedale a domicilio – dichiara Giuseppe Cutino, consigliere della Onlus – significa che anche noi abbiamo svolto al meglio il nostro ruolo, fornendo un servizio all’altezza delle aspettative. Che un numero crescente di pazienti acceda all’Ospedale a domicilio ci riempie di gioia. Poter incidere con azioni concrete per migliorare la qualità di vita dei pazienti è per l’Associazione un obiettivo fondamentale, come testimonia il Campus di Ematologia che, ricordo, è stato costruito interamente con fondi privati dalla nostra Onlus”.

fonte: ufficio stampa

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