Neuroscienze: allievo dell’Università di Pisa primo autore di un articolo su retinite pigmentosa, malattia che porta alla cecità

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Lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale “Frontiers in Neuroscience”, è stato condotto all’Istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa, in collaborazione con il Dipartimento di Farmacia

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Pisa, 18 ottobre 2019 – Non ha ancora discusso la tesi di laurea in medicina, eppure ha già pubblicato un articolo di cui è primo autore, presentando i risultati della ricerca su una malattia che colpisce una persona su 4mila e che porta alla cecità. È il caso di Antonio Falasconi, originario di Portici (Napoli), allievo del quinto anno di Scienze Mediche alla Scuola Superiore Sant’Anna e studente dell’Università di Pisa: sulla rivista scientifica “Frontiers in Neuroscience” ha pubblicato un articolo dove analizza in dettaglio un modello sperimentale di retinite pigmentosa, insieme di patologie genetiche, che portano alla perdita della vista e che colpiscono circa 1 persona su 4.000.

Lo studio è stato condotto presso l’Istituto di Neuroscienze dell’Area di Ricerca CNR di Pisa, coordinato da Enrica Strettoi, dirigente di ricerca esperta in neurobiologia della retina, in collaborazione col Dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa.
Enrica Strettoi ha accolto Antonio Falasconi tre mesi dopo aver iniziato il suo percorso di studio a Pisa, come allievo della Scuola Superiore Sant’Anna e studente all’Università di Pisa, dove ha trovato le condizioni migliori per sviluppare lo studio, entrando da subito in contatto con il mondo della ricerca. È davvero un caso singolare essere primo autore di una pubblicazione, senza avere ancora discusso la tesi.

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Dott. Antonio Falasconi

“Mi sono presentato alla dottoressa Strettoi – racconta Antonio Falasconi – soltanto con il mio forte interesse verso le neuroscienze e con molta voglia di mettermi in gioco. Con il tempo mi sono guadagnato la sua fiducia e quella degli altri componenti del gruppo di ricerca, fino a diventare autonomo nel portare avanti il progetto da cui è nata la pubblicazione”.

Grazie al mentoring di Enrica Strettoi e al continuo supporto di Fabio Recchia, docente all’Istituto di Scienze della Vita e suo tutor presso la Scuola Superiore Sant’Anna, Antonio Falasconi ha avuto modo di esplorare aree diverse delle neuroscienze e, in questi anni, ha affiancato il lavoro in laboratorio e lo studio a Pisa con esperienze di ricerca in Italia e all’estero: dal CNR di Padova, al Friedrich Miescher Insitute for Biomedical Research di Basilea, passando per il Brain Research Institute dell’Università di Zurigo e il Laboratory of Molecular Biology a Cambridge.

Queste esperienze hanno affinato gli interessi scientifici di Antonio Falasconi che, dalla patologia retinica, è passato allo studio dei meccanismi attraverso cui il cervello è in grado di generare il comportamento e, in ultima analisi, il movimento. “Per la complessità del sistema nervoso e delle più alte funzioni cognitive – sottolinea l’allievo – la relativa semplicità e osservabilità del movimento si presenta come un ottimo punto di partenza per indagare a fondo il suo funzionamento”.

Pubblicazione disponibile su https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fnins.2019.00991/full

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