Neurochirurgia: 295mila euro al Besta NeuroSim Center, primo centro di formazione e simulazione in Europa

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Milano, 22 gennaio 2019 – Il Besta NeuroSim Center (BNSC), primo centro di formazione e simulazione neurochirurgica d’Europa, nato da una idea di Francesco DiMeco, capo Dipartimento della Neurochirurgia del Besta, ha ricevuto una donazione di duecentonovantacinquemila euro dalla Fondazione Giovanni Celeghin Onlus di Padova che dal 2012 opera con l’obiettivo di raccogliere fondi per finanziare progetti di ricerca scientifica sui tumori cerebrali.

“Siamo davvero molto grati alla Fondazione Celeghin per la vicinanza e il sostegno al nostro Istituto – spiega Andrea Gambini, Presidente della Fondazione Istituto Neurologico Carlo Besta – e sarà mio impegno attivare campagne di promozione per sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di ottenere donazioni da cittadini privati, aziende italiane e fondazioni”.

“È dall’incontro con Alessandro Perin, neurochirurgo e direttore scientifico del BNSC, che siamo entrati in contatto con realtà neurochirurgica del Besta e del centro di formazione e di addestramento unico in Europa. Noi crediamo fortemente nel valore della formazione e dell’addestramento in questo settore e per questo, grazie ai contributi raccolti con la ‘Da Santo a Santo’, la nostra maratona ciclistica arrivata ormai alla sesta edizione, abbiamo deciso di finanziare le attività di ricerca e cura del BNSC”, afferma Annalisa Celeghin, Presidente della Fondazione.

Il BNSC si pone anche come il centrodi simulazionemeglio equipaggiato al mondo in quanto dotato di simulatori neurochirurgici, con sofisticata tecnologia.

“La sicurezza del paziente è al centro della nostra attività di cura – dichiara Francesco DiMeco, capo del Dipartimento di Neurochirurgia dell’Istituto Carlo Besta – Il centro ha importato alcuni protocolli di successo direttamente dal settore aeronautico. Consapevoli delle evidenti analogie esistenti tra cabina di pilotaggio e sala operatoria (ambiente complesso, teamwork, stress exposure, time pressure, risk taking, etc.), gli algoritmi propri dell’aeronautica sono stati declinati in ambito neurochirurgico mutuando i sistemi di formazione e addestramento del personale che in aviazione hanno già determinato negli ultimi decenni una clamorosa riduzione degli incidenti aerei”.

“Nell’ambito di questo programma, il personale del Besta viene educato all’interno di gruppi compositi, dove neurochirurghi di ogni età, insieme agli infermieri e al personale ausiliario di sala operatoria imparano a lavorare in un reparto chirurgico come se si trattasse di far decollare, volare e atterrare un aereo – spiega Alessandro Perin, neurochirurgo e direttore del BNSC – Ora, con il BNSC, grazie ai nuovissimi sistemi di simulazione in realtà virtuale 3D con sensibilità tattile, ci proponiamo di contribuire alla formazione e selezione degli studenti di medicina con le migliori abilità manuali e con i profili psicologici più adatti a svolgere la professione chirurgica epiù in specifico, il lavoro del neurochirurgo”.

Il laboratorio di simulazione si rivolge poi anche a professionisti già esperti, permettendo loro di svolgere interventi particolarmente complessi in modo “virtuale” prima di operare realmente il paziente in sala operatoria, pianificando la strategia migliore ed evitando rischi.
Proprio in questa direzione è stato istituito il corso MiGe rivolto a giovani specializzandi dell’provenienti da tutta Europa, che si terrà a Milano e Ginevra dal 21 al 25 gennaio.

Durante questo corso verranno anche implementati nuovi sistemi educativi interattivi: per la prima volta degli attori madrelingua inglese mimeranno le condizioni di pazienti neurochirurgici in modo da permettere agli specializzandi di sviluppare non solo le loro abilità tecniche di ottimi operatori, ma anche e soprattutto, le non-technical skills di empatia, comunicazione e sintonizzazione emotiva con le persone che hanno davanti, aspetto fondamentale dell’arte medico-chirurgica rappresentata dalla neurochirurgia.

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