Negli ultimi 20 anni aumentata del 45% la disabilità da patologie muscolo-scheletriche, fra cui l’osteoporosi

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È il dato emerso nell’ambito del WCO-IOF-ESCEO 2015, il Congresso Mondiale su osteoporosi, osteoartrite e disturbi delle ossa e dei muscoli, che riunisce in questi giorni a Milano 3.000 esperti internazionali

Milano, 26 Marzo 2015 – La disabilità dovuta a patologie muscolo-scheletriche è aumentata del 45% negli ultimi 20 anni (Fonte: Global Burden of Diseases Study).Fra queste, l’osteoporosi severa (complicata da fratture), se non trattata in modo efficace, è tra le cause più invalidanti e in grado di pregiudicare la qualità della vita. Comporta inoltre enormi costi per le comunità e per i sistemi sanitari nazionali, con una crescita di spesa prevista di circa il 25% entro il 2025 solo in Europa (Fonte: International Osteoporosis Foundation).

Queste e altre le ricerche che sono tema di dibattito e confronto al WCO-IOF-ESCEO 2015, il Congresso Mondiale su osteoporosi, osteoartrite e disturbi delle ossa e dei muscoli, organizzato dall’International Osteoporosis Foundation (IOF) e dalla European Society for Clinical and Economic Aspects of Osteoporosis and Osteoarthritis (ESCEO), dal 26 al 29 Marzo a Milano.

La SIOMMMS-Società italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro, la società scientifica di riferimento nel campo che riunisce in Italia oltre 600 specialisti, è fra i massimi esperti a partecipare WCO-IOF-ESCEO 2015.

“L’incidenza dell’osteoporosi è in aumento – spiega il prof. Giancarlo Isaia, Presidente SIOMMMS e Direttore del Dipartimento di Geriatria e Malattie Metaboliche dell’Osso all’Ospedale Molinette di Torino – Si stima che oggi ne siano affetti in Italia circa 3.5 milioni di donne e 1 milione di uomini, facendo emergere l’allarme per una grave pandemia silenziosa che va quindi trattata come una patologia di priorità sanitaria e sociale. Per la SIOMMMS due sono gli approcci fondamentali per far fronte al problema: l’appropriatezza e l’aderenza terapeutica per poter ridurre l’incidenza del rischio di fratture e di invalidità e di conseguenza far risparmiare consistenti risorse al SSN; una costante sensibilizzazione ed informazione per il pubblico sulla prevenzione, sui rischi e sulla terapia per l’osteoporosi. Ha infatti da poco lanciato una Campagna informativa con lo scopo di educare le donne a conoscere la malattia, per prevenirla”.

fonte: ufficio stampa

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