Nascere prima della 34esima settimana

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I nati prematuri al centro del XXI Congresso Nazionale della SIN Società Italiana di Neonatologia: non tanti, ma molto importanti

neonato-solo22 settembre 2015 – Dedicato quest’anno ai neonati pretermine il XXI Congresso Nazionale della SIN Società Italiana di Neonatologia, che si terrà dal 24 al 26 settembre 2015, presso il Complesso Didattico dell’Università di Palermo.
Non tanti i neonati prematuri, ma molto importanti perché anche se costituiscono solo una piccola parte di tutti i nati (meno del 3% circa), contribuiscono in maniera determinante alla mortalità neonatale e infantile e all’incremento della popolazione colpita da handicap più o meno gravi.

Molto spesso il destino di questi neonati è segnato prima ancora della nascita. Per questo motivo conoscere le cause della prematurità, approfondirne la storia prenatale e impostare il modo migliore per farli nascere si rivela di fondamentale importanza. Il destino di un grave pretermine può essere diverso se il parto avviene in maniera imprevista o programmata o se l’accrescimento intrauterino risulti normale o abnorme (IUGR/SGA). È in questi casi che la collaborazione ostetrico-neonatologica si rivela indispensabile.

L’organizzazione dell’assistenza ai neonati pretermine, specie se di età gestazionale molto bassa (<32 settimane) ha subito negli ultimi 20 anni una vera e propria rivoluzione. L’isola neonatale si è trasformata in una DRICU (Delivery Room Intensive Care Unit) perché ottimizzare l’assistenza nelle prime fasi della vita di questi piccoli e fragili pazienti risulta fondamentale.

Nelle tre giornate del congresso relatori nazionali ed internazionali affronteranno tutte quelle questioni che coinvolgono i prematuri, in particolare i nati prima della 34a settimana, dalle patologie, alla care neonatale, fino ai problemi medico-legali.
Saranno discusse le più recenti novità in tema di:

Nutrizione
Evitare la malnutrizione extrauterina (Extrauterine Growth Restriction – EUGR) è di fondamentale importanza, anche se estremamente difficile. L’alimento ideale per i neonati prematuri è il latte materno, sia in avvio (alimentazione trofica) sia nel prosieguo. Al congresso saranno discusse le ultime novità presentate a EXPO 2015. Ma il solo latte materno può non bastare. La nutrizione parenterale è certamente utile, ma ha effetti collaterali a breve e lungo termine che non possono essere ignorati. Si affronterà quindi il problema su come trovare il sottile equilibrio tra vantaggi e svantaggi della nutrizione dei neonati gravemente pretermine e la fortificazione del latte materno. Dall’alimentazione dipende il futuro della salute di questi neonati, come sarà discusso nel simposio dedicato all’epigenetica della nutrizione neonatale e infantile e in quello su nutrizione e immunità.

Infezioni neonatali
Quella che può essere definita come la causa principale degli insuccessi neonatologici degli ultimi anni. Se infatti si pensa a quanto si è progredito in tutti i campi dell’assistenza neonatale, si deve anche prendere atto che in questo campo specifico si è ancora molto indietro. Le infezioni congenite, ma soprattutto quelle neonatali (nosocomiali), sono la “tomba” del neonatologo. Durante il congresso si discuterà sulle più recenti acquisizioni in ambito diagnostico e soprattutto su quanti problemi si potranno avere in futuro per curare le infezioni se la ricerca in questo campo non farà progressi superiori a quelli che gli agenti infettivi stanno facendo.

Assistenza respiratoria
In un congresso dedicato al pretermine non potevano mancare sessioni sulle problematiche respiratorie acute e croniche. Il livello culturale in tal campo è evoluto in modo entusiasmante: oggi si parla di novità su maturazione polmonare, su tecniche di reclutamento alveolare, di ventilazione invasiva e non invasiva che solo alcuni anni fa sembravano argomenti improponibili. Progressi fatti che hanno ridotto drasticamente la frequenza di displasia broncopolmonare grave, patologia che oggi vede impegnata la SIN nell’assistenza post-dimissione oltre che in quella intra-ospedaliera. Si parlerà anche del futuro respiratorio dei pretermine, sia in termini di funzione che in termini di frequenza e prevenzione delle infezioni respiratorie. Queste sessioni troveranno un’utile integrazione nel master dedicato alle nuove modalità di somministrazione del surfattante artificiale e di misurazione dei volumi polmonari.

Problemi neurologici e sensoriali
Verrà fatto il punto sulle lesioni cerebrali più frequenti legate alla prematurità: l’emorragia peri-intraventricolare e la leucomalacia periventricolare e su come e quando l’imaging del SNC debba essere realizzato per ottenere il massimo in ambito diagnostico e prognostico. Si parlerà del trattamento del dolore, problema che vede l’Italia all’avanguardia in Europa, e dell’importanza del rapporto tra madre e neonato fin dalle prime fasi della vita. Ci si occuperà anche di cure palliative, un campo al quale si è arrivati grazie agli enormi progressi dell’assistenza neonatale, ma che pone di fronte agli insormontabili limiti umani. Tra i problemi sensoriali verrà trattata la Retinopatia della Prematurità, che rappresenta ancora oggi uno scoglio che appare insormontabile. Si parlerà anche del futuro visivo dei pretermine. Al di là dei problemi connessi con la Retinopatia, infatti, l’occhio del pretermine e le strutture visive del SNC possono subire altri danni evolutivi. Così come non saranno trascurati i problemi dell’udito, troppo spesso misconosciuti e spesso causa di fallimenti riabilitativi.

Quando si parla di lesioni neurologiche poi non ci si può dimenticare di una delle cause principali del danno neurologico, almeno in passato: l’ipoglicemia neonatale. Allo stesso modo si parlerà anche dell’iperglicemia, che tanto spesso è riscontrata nei neonati di età gestazionale molto bassa e dei danni che può comportare. E ancora di metabolismo minerale (l’osteopenia esiste ancora?) e di ipotiroxinemia, condizione endocrino-metabolica che si pensava rischiosa, che forse non lo è, ma che recenti evoluzioni in ambito di screening neonatali (dosaggio del solo TSH) rischiano di relegare nel dimenticatoio ancora prima di averla ben conosciuta.

Adattamento cardio-circolatorio
Se in passato si dava importanza soprattutto ai problemi respiratori alla nascita, oggi c’è una sempre maggiore attenzione all’adattamento cardio-circolatorio neonatale intimamente connesso con il reclutamento alveolare, tanto più importante quanto più bassa è l’età gestazionale.
L’adattamento cardio-circolatorio che inizia al momento del primo respiro prosegue poi nei giorni successivi. L’ipotensione neonatale con le sue gravi ripercussioni multi-sistemiche è oggi argomento di fondamentale importanza grazie all’utilizzo dell’ecocardiografia funzionale. Questa pratica diagnostica è diventata per il neonatologo una necessità (come lo è stata e lo è ancora l’ecoencefalografia) e grazie a essa potranno essere trattati meglio molti disturbi cardio-circolatori dei neonati gravemente pretermine. Ormai il problema non è solo il dotto di Botallo pervio, ma è come quel cuore si contrae, si riempie e si svuota durante il ciclo cardiaco.

Funzione renale
Nel periodo post-natale la maturazione dell’apparato nefro-urologico avviene in modo tumultuoso. Lo si è appreso sia da studi funzionali che da studi morfologici. A tal proposito interverranno i maggiori esperti italiani dell’argomento, per fare chiarezza sulla funzione renale e per permettere di considerarla alla stregua di altri apparati che si è imparato a conoscere e a valutare al meglio.

È importante considerare che in molte parti del nostro paese il sistema assistenziale neonatale non riesce sempre a far fronte all’assistenza dei neonati prematuri nel luogo dove nascono. Si pone allora anche il problema del trasporto neonatale e della stabilizzazione pre-trasferimento. Durante i tre giorni si affronteranno diversi e a volte nuovi aspetti del problema, come il ruolo della simulazione nella formazione dei neonatologi addetti al trasporto neonatale e le nuove tecnologie da utilizzare durante il trasporto dei pretermine verso la destinazione definitiva.

Saranno trattati infine anche gli aspetti organizzativi delle cure ai pretermine, le modalità di alimentazione, la qualità e la sicurezza delle cure neonatali e l’assistenza infermieristica in cure molto peculiari (ECMO, ecc.), con interventi mirati della componente infermieristica della SIN Società Italiana di Neonatologia.

Nell’ambito del congresso sarà ospitato l’International Workshop on Neonatal Hematology, che avrà come presidenti il prof. C. Romagnoli Presidente SIN, prof. G. Corsello, Presidente SIP ed il prof. A. Del Vecchio consigliere SIN. Al workshop interverranno esperti che hanno scritto la storia dell’ematologia neonatale. Si parlerà di Iperbilirubinemia grave, di Eritropoietina e neuroprotezione, di rapporti tra ematologia e NEC, di trombocitopenia e trombosi, di prevenzione dell’anemia neonatale. A questi interventi si aggiungeranno anche due Educational Courses sulla pratica trasfusionale e sul trattamento della trombocitopenia.

fonte: ufficio stampa

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