Mediterranean Cardiology Meeting, a Catania i maggiori esperti della cardiologia mondiale

Prof. Michele Massimo Gulizia

Catania, 14 aprile 2023 – Dal 15 al 17 aprile 2023 i maggiori esperti della Cardiologia mondiale faranno il punto al “Mediterranean Cardiology Meeting” – la più grande realtà scientifica e formativa del Sud Italia – presso il Four Points by Sheraton Hotel di Catania. Oltre mille tra ricercatori e specialisti si riuniranno nella città etnea, con una Faculty di oltre 200 tra relatori e moderatori, per confrontarsi e presentare le maggiori novità nell’ambito della Cardiologia, su patologie emergenti e di grande impatto come: Fibrillazione Atriale, Morte Cardiaca Improvvisa, Scompenso Cardiaco, Sindromi Coronariche Acute, Cardiopatia Ischemica Cronica, Prevenzione Cardiovascolare Globale, Ipertensione Arteriosa, Sincope, Cardiopatie Congenite, Terapia Farmacologica delle Malattie Cardiovascolari, Tecnologie di Monitoraggio Cardiaco e Genetica.

Obiettivo principale di questo congresso è quello di fornire le più aggiornate evidenze scientifiche sulla Cardiologia Clinica e Interventistica. Il Comitato Scientifico del Congresso, selezionato fra i massimi esperti mondiali in questo campo, da molti anni include famosissimi ricercatori, tra cui Eugene Braunwald, Marc Pfeffer, Paul Casale, tanto per citare solo alcuni dei maggiori autori dei trattati di cardiologia attraverso i quali si sono formate le ultime cinque generazioni di cardiologi di tutto il mondo.

Questo congresso, da sempre vetrina dei più grandi ricercatori a livello mondiale nel campo della cardiologia che ancora oggi fanno parte del comitato scientifico, da ben 21 anni garantisce una faculty internazionale di grande rilievo che assicurerà un profilo di formazione sulla Cardiologia Clinica e Interventistica della più elevata qualità, attraverso il consolidato format multidisciplinare, con nuovi programmi scientifici interattivi ed eventi culturali inediti, con sessioni congiunte che coinvolgono i massimi specialisti dell’American College of Cardiology, della Società Europea di Cardiologia e delle Società Scientifiche nazionali di Cardiologia e di Medicina Generale.

Particolarmente attesa la sessione precedente all’inaugurazione in cui i Big 5 della Cardiologia Mondiale approfondiranno insieme al Presidente del congresso – prof. Michele Massimo Gulizia – e ai più eccellenti cardiologi italiani i temi e le novità nell’ambito di alcuni topic di grande attualità per la cura delle malattie cardiovascolari tra cui: i nuovi approcci per la riduzione della colesterolemia, la gestione del paziente con infarto cardiaco e shock cardiogeno, i nuovi orizzonti della gestione dello scompenso cardiaco acuto e cronico, le prospettive innovative per il trattamento chirurgico delle valvulopatie e molte altre tematiche ancora.

Nell’ambito del Mediterranean Cardiology Meeting sarà presente un’area di sessioni di Simulazione Virtuale, particolarmente utili nel training professionale medico, dedicata alla Realtà Virtuale con visori tridimensionali e ambienti dedicati alla cardiologia che permetteranno una navigazione immersiva all’interno del Corpo Umano (il Google Map del corpo umano!), eseguire interventi di Cateterismo Ventricolare destro ed Ecocardiografia Intracardiaca e, infine, lavorare in coppia in realtà virtuale in modalità multiplayer nel campo della Emergenza Cardiologica utilizzando dispositivi sanitari normalmente adottati nei diversi contesti ospedalieri e di primo soccorso.

Il prof. Michele Massimo Gulizia, Direttore di Struttura Complessa di Cardiologia Ospedale “Garibaldi-Nesima” di Catania e Presidente del Mediterranean Cardiology Meeting, ha sottolineato: “Le malattie cardiovascolari, particolarmente quelle ischemiche, in Italia continuano a rappresentare la prima causa di mortalità del nostro Paese, ben distanziando le malattie vascolari cerebrali e quelle neoplastiche. Nel nostro Paese costituiscono uno dei più importanti problemi di salute pubblica essendo causa di morbosità, invalidità e mortalità. Un dato rilevante è che negli ultimi 40 anni la mortalità totale degli italiani si è più che dimezzata e il contributo delle malattie cardiovascolari è stato quello che ha influito maggiormente sul trend in discesa della mortalità”.

“Nonostante la frequenza, queste malattie sono in gran parte prevenibili attraverso l’adozione di stili di vita sani, in particolare attraverso una corretta alimentazione, l’attività fisica regolare e l’abolizione del fumo di sigaretta. Fin dalla giovane età queste abitudini aiutano a ridurre e/o a mantenere la pressione arteriosa, la colesterolemia, la glicemia a digiuno e l’indice di massa corporea a livelli favorevoli – spiega Gulizia – Così, parallelamente al crescere delle possibilità di trattamenti medici e chirurgici della malattia già conclamata, si è venuta affermando la consapevolezza dell’importanza di interventi di tipo preventivo, atti a impedire o ritardare l’insorgenza della malattia stessa”.

“Il nostro sforzo quotidiano – continua il prof. Gulizia – è quello di assicurare, al paziente che prendiamo in cura nella nostra Cardiologia dell’ospedale Garibaldi-Nesima, tutte le tecnologie e i nuovi farmaci ‘intelligenti’ che si sono resi disponibili per l’impiego clinico e che, oltre ad essere caratterizzati da una grande semplicità d’impiego, renderanno sempre più sicura ed efficace la terapia della patologie cardiache migliorando notevolmente il rischio cardiovascolare globale. All’interno del congresso, che ho l’onore di presiedere e che da oltre 20 anni rappresenta la sintesi della nostra produzione scientifica e di moltissimi esperti italiani ed esteri, i più grandi cardiologi a livello mondiale si confronteranno sulle diverse patologie cardiache e sui nuovi approcci clinici e terapeutici che cambieranno notevolmente il futuro di molti pazienti. E con la consapevolezza del grande interesse che questo rilevante evento scientifico suscita all’interno della Comunità medica, apriamo gratuitamente le porte del congresso dal 15 al 17 aprile, fino a capienza massima, a tutti i medici della nostra Regione, che abbiano un interesse per l’area cardiovascolare”.

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