Medicinali a prezzi elevati e incentivi alle case farmaceutiche. La UE risponde all’interrogazione dell’eurodeputato Pedicini

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On. Piernicola Pedicini

Bruxelles, 27 ottobre 2016 – Accesso ai medicinali a costi contenuti e incentivi nel settore farmaceutico, su queste importanti tematiche la Commissione europea ha risposto ad un’interrogazione presentata a settembre scorso dall’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini.

L’organo esecutivo di Bruxelles ha fatto sapere che “a seguito delle conclusioni del Consiglio europeo del 17 giugno scorso che invitava la Commissione ad analizzare l’impatto degli incentivi nel settore farmaceutico su innovazione, disponibilità e accessibilità dei medicinali, – entro la fine del 2016 sarà sottoposto ai Paesi Ue un calendario e una metodologia di analisi che affronterà tali questioni. Tra i summenzionati incentivi – è sempre la Commissione a sostenerlo – si dovrebbe prestare particolare attenzione ai certificati protettivi complementari, all’uso della cosiddetta ‘esenzione Bolar’ sui farmaci generici, all’esclusività dei dati e all’esclusività di mercato. È intenzione della Commissione tenere informato e aggiornato il Parlamento europeo in merito alla questione in esame”.

L’interrogazione di Pedicini era stata presentata proprio per chiedere alla Commissione di rispondere su questi aspetti. E cioè che “venisse condotta un’analisi consultando gli Stati membri e altre fonti pertinenti, che venissero preparati un calendario e una metodologia entro la fine del 2016 e che il tutto fosse gestito in maniera trasparente e inclusiva per assicurare che le parti interessate venissero coinvolte, compresi la società civile e il Parlamento europeo”.

In più l’eurodeputato del M5S aveva evidenziato che “così come sostenuto dal Consiglio europeo: gli incentivi per il settore farmaceutico devono essere proporzionati all’obiettivo di migliorare l’accesso dei pazienti ai medicinali innovativi, al fine di evitare circostanze che potrebbero creare un comportamento commerciale inadeguato con possibili ripercussioni negative sulla sostenibilità dei sistemi sanitari. Ciò anche perché in alcuni Stati della Ue l’accesso dei pazienti a medicinali essenziali, efficaci e a costi contenuti è messo a rischio da prezzi tanto elevati da essere insostenibili”.

fonte: ufficio stampa

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