Maratona di New York: otto atleti italiani emofilici tagliano il traguardo dei 42 chilometri di corsa nelle strade della Grande Mela

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FedEmo: “Emofilia e sport possono convivere”

Enrico Mazza

Enrico Mazza

Roma, 2 novembre 2015 – Segnatevi bene questi nomi: Francesco Fiorini, Enrico Mazza, Luca Montagna. Sono tre degli otto atleti emofilici che hanno partecipato alla 45esima edizione della Maratona di New York che si è disputata ieri per le strade della Grande Mela. Grazie ad un progetto della Federazione delle Associazioni degli Emofilici (FedEmo), Francesco Fiorini (Bologna), Enrico Mazza (Bergamo) e Luca Montagna (Parma) ce l’hanno fatta: hanno tagliato il traguardo di uno degli eventi sportivi più importanti al mondo. Hanno oltrepassato la frontiera del possibile e iscritto i propri nomi nella storia.

Enorme la soddisfazione e la gioia di Francesco Fiorini: “Siamo estremamente contenti del nostro risultato. Proprio da questo si deve partire per cambiare le regole dello sport per quanti sono affetti da emofilia”.

Francesco Fiorini

Francesco Fiorini

“Abbiamo raggiunto un obiettivo tanto ambito”, gli fa eco Enrico Mazza, mentre un incredulo Luca Montagna definisce l’esperienza appena conclusa: “La maratona delle maratone, una cornice meravigliosa, unica! Gli allenamenti durissimi ai quali ci siamo sottoposti ci hanno ripagato. Abbiamo tagliato il traguardo non solo per noi, ma per tutte le persone che hanno lavorato a questo progetto. Sono fiero di far parte del gruppo che ha preso parte alla Maratona di New York: otto storie differenti, ma tutte unite dalla volontà di contribuire al miglioramento dell’approccio alla nostra patologia.”

Gli 8 maratoneti emofilici hanno corso con al polso il bracciale Sa.Me.Da. ® L.I.F.E. ®, un supporto tecnologico che garantisce una maggiore sicurezza in caso di emergenza/urgenza medica (il bracciale permette infatti l’identificazione della persona da parte del personale sanitario e l’accesso ai suoi dati direttamente sul luogo dell’incidente, tramite smartphone o computer, evidenziando eventuali aspetti medici da tenere in considerazione nelle operazioni di primo soccorso).

Tagliando il traguardo, gli sportivi emofilici sono dunque riusciti in un’impresa gigantesca. Hanno corso per dimostrare che l’emofilia e lo sport possono convivere e che sono ormai un’unica entità.

Luca Montagna

Luca Montagna

“La partecipazione dei nostri atleti alla Maratona di New York – afferma la Presidente di FedEmo, avv. Cristina Cassone – ha dimostrato come, nonostante l’emofilia, con la determinazione, la preparazione fisica e le terapie idonee nessun obiettivo sia precluso. Questo si realizza in assoluta armonia con il tema della scorsa Giornata Mondiale dell’Emofilia dedicata allo Sport, con Sa.Me.Da. ® L.I.F.E. ® e con il progetto che porterà a delle linee di raccomandazione atte a disciplinare l’accesso alla pratica sportiva per le persone affette da tale patologia laddove sussistano le condizioni fisiche. FedEmo, infatti, è attualmente impegnata ad un tavolo di lavoro insieme all’Associazione Italiana Centri Emofilia (AICE), gli specialisti della medicina dello sport e del C.O.N.I.”.

L’obiettivo perseguito da FedEmo attraverso il progetto Marathon, nato nel 2013, è stato quindi raggiunto: gli atleti emofilici hanno partecipato alla Maratona di New York avvalendosi dei professionisti del Marathon Center di Brescia, guidati da uno dei più grandi allenatori nella storia della corsa, Gabriele Rosa.

Fiorini, Mazza e Montagna non sono però i soli atleti emofilici che si sono cimentati nei 42 chilometri di corsa: insieme a loro hanno infatti gareggiato altri cinque emofilici seguiti dal dott. Luigi Piero Solimeno.

La Maratona di New York è uno spettacolo unico non solo nel mondo dei runners. Vi hanno preso parte cinquantamila atleti partiti dal ponte di Verrazzano, che collega Staten Island a Brooklyn. Una sfida attraverso i quartieri della città statunitense che si è conclusa al Central Park. Una sfida vinta anche dagli otto atleti affetti da emofilia.

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fonte: ufficio stampa

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