Malattie neurologiche: pesante impatto sulla spesa sanitaria. Dalla SIN un modello per sinergie tra ospedali e territorio

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Prof. Leandro Provinciali

Venezia, 24 ottobre 2016 – Potenziare l’organizzazione assistenziale attraverso un’azione integrata tra Specialisti ospedalieri, del territorio e MMG per l’assistenza e la cura di pazienti affetti da patologie neurologiche. Questo il tema al centro del simposio “Organizzazione dell’assistenza neurologica” che si svolgerà oggi in occasione del 47° Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurologia (SIN) in corso a Venezia.

Il simposio sarà moderato dal prof. Leandro Provinciali, presidente SIN, e vedrà la partecipazione di economisti e direttori sanitari. Obiettivo dell’incontro sarà quello di tracciare una nuova linea gestionale-organizzativa per garantire ai pazienti la continuità dell’assistenza e delle cure ed ampliare, nonché ottimizzare, l’offerta di prestazioni specialistiche di alto livello, sia ospedaliere sia ambulatoriali.

Le malattie neurologiche sono caratterizzate da un elevato tasso di prevalenza e da un pesante impatto in termini di disabilità. L’Italia, Paese in cui gli ultrasessantenni costituiscono quasi un quarto della popolazione, si colloca ai primi posti relativamente al peso di queste patologie. Inoltre, il gap di spesa sanitaria ha già largamente superato il 30% rispetto agli altri Paesi dell’Europa occidentale continuando a crescere ad un ritmo del 2-3% annuo. In queste condizioni, mantenere il servizio sanitario sui livelli assistenziali di altri Paesi occidentali diventa una sfida importante.

A richiedere necessariamente una differente allocazione delle risorse, con un riorientamento verso l’assistenza territoriale e la prevenzione, è soprattutto il grande impatto che la Spending Review ha avuto nel nostro Paese. In questo contesto, un ruolo cruciale è svolto dal sistema regionale. In tal senso, appare necessaria una verifica regionale delle Reti di Patologia con particolare riferimento a quella neurologica; una gestione delle Reti di Patologia con focus neurologico; un’analisi dei casi trattati per un controllo globale della gestione della Rete; la validazione del modello “Hub and Spoke” in campo neurologico.

A richiamare l’attenzione dei massimi esperti in neurologia è l’Enhanced Chronic Care Model caratterizzato dall’integrazione tra il team multiprofessionale (NCP, Case della salute e Specialisti Neurologi), la comunità locale e tutti gli interlocutori coinvolti nella presa in carico globale del paziente e fortemente orientato all’empowerment in un modello patient ­centered. In questo contesto, il MMG riveste il ruolo di care manager, quando supportato da competenze neurologiche, diventando riferimento anche per l’attivazione dell’assistenza domiciliare, degli interventi palliativi e dei servizi sociali.

Il modello recepisce e soddisfa i bisogni a livello territoriale, promuove l’appropriatezza del ricorso all’offerta ospedaliera ed esalta l’integrazione professionale, nonché la collaborazione interaziendale.

“In Italia queste malattie – afferma il prof. Leandro Provinciali, presidente SIN – hanno un alto costo socio-economico data l’elevata incidenza. Appuntamenti come il Congresso Nazionale rappresentano un’importante occasione per discutere non solo degli importanti passi avanti compiuti dalla ricerca scientifica, ma anche della necessità di potenziare la risposta assistenziale al paziente neurologico, acquisendo risorse specialistiche aggiuntive al fine di offrire una risposta competente ai bisogni. Questa dovrebbe tradursi nella possibilità di un’assistenza ad hoc, sia ospedaliera che territoriale, che tenga presente le specifiche esigenze correlate sia alle malattie complesse, che richiedono elevata preparazione specifica in grado di valorizzare l’approccio interdisciplinare, sia alle condizioni evolutive che necessitano di un trattamento adeguato. Appare dunque necessaria – prosegue il prof. Provinciali – un’organizzazione assistenziale che preveda sinergie tra ospedali e territorio garantendo continuità assistenziale, anticipazione dei bisogni di cura, alleanza terapeutica medico-paziente”.

fonte: ufficio stampa

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