La sindrome coronarica acuta in Medicina interna. Convegno a Pisa

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Pisa, 22 marzo 2017 – La sindrome coronarica acuta e la sua gestione multidisciplinare per il medico internista, considerato che si riscontra un progressivo aumento dei ricoveri, per questa patologia, di anziani affetti contemporaneamente da altre malattie degenerative croniche.

Di tutto questo si parlerà venerdì 25 marzo all’Hotel San Ranieri (inizio alle 8.50) nell’ambito del convegno: “La gestione delle sindromi coronariche acute in Medicina interna. Aspetti consolidati e nuove linee guida”, di cui è presidente il prof. Franco Carmassi e responsabili scientifici il dott. Giancarlo Tintori e il prof. Lorenzo Ghiadoni.

L’incidenza di sindrome coronarica acuta in anziani con pluripatologie si spiega a monte con l’allungamento della vita media dovuto al miglioramento dell’assistenza sanitaria ma proprio le caratteristiche di questi pazienti (l’età avanzata e la compresenza di più patologie) ne rendono necessario il ricovero, spesso in Medicina interna. Il medico internista deve quindi gestire la patologia coronarica acuta nel modo più appropriato, per garantire non solo una riduzione della mortalità ma anche il mantenimento di un’adeguata qualità di vita, senza dover ricorrere a successivi ricoveri.

Si tratta di una gestione complessa, anche perché le strategie terapeutiche non sono adeguatamente supportate dalle linee guida e dai risultati degli studi randomizzati, dove l’età maggiore di 75 anni e la compresenza di altre patologie rappresentano spesso motivo di non arruolamento. E si tratta di pazienti fragili, spesso affetti da malattia renale cronica, in concomitante trattamento con anticoagulanti orali.

Insomma, polipatologia e politerapia rendono ulteriormente difficili scelte assistenziali già di per sé complesse e rendono quindi ragione della necessità dell’internista di essere aggiornato sull’argomento, anche alla luce delle continue innovazioni che sono all’ordine del giorno, specialmente in campo terapeutico.

fonte: ufficio stampa

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