La prima esposizione al sole non si scorda mai. La pelle ha una sua memoria

Prof. Leonardo Celleno, dermatologo e presidente dell’Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia: “Protezione fin da piccoli per godere dei benefici del sole”

Roma, 26 maggio 2021 – Esporsi in modo sano e sicuro al sole porta con sé molti benefici per il corpo e per la mente. Dopo un inverno passato in casa, sia per la pandemia che per il tempo inclemente, con l’arrivo della bella stagione si punta ad uscire di più e ad esporsi all’aria aperta. Per godere dei benefici del sole senza incorrere nei rischi, è importante una giusta prevenzione fin da piccoli.

La pelle ha una sua memoria
“La pelle ha una sua memoria – afferma il prof. Leonardo Celleno, dermatologo e Presidente AIDECO (Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia) – e le scottature prese durante infanzia e adolescenza si ripercuotono sulla pelle anche a distanza di anni. Intervenire per tempo con azioni preventive è fondamentale: a parte i rischi connessi al calore, l’azione del sole rappresenta un pericolo per scottature ed eritemi, che possono danneggiare in modo permanente la pelle e causare alterazioni precancerose, insorgenza prematura di rughe e altri segni di invecchiamento cutaneo”.

Prof. Leonardo Celleno

S.O.S. prime scottature
“Quando il bambino si scotta, bisogna evitare per prima di tutto di esporlo nuovamente al sole nei giorni successivi. Per trattare la scottatura, applicare più volte durante il giorno creme lenitive doposole adatte alla sua pelle. Se la scottatura è importante, può essere utile l’applicazione di una crema antinfiammatoria (cortisone) e antibiotica. Qualora la scottatura sia accompagnata da febbre è sempre meglio consultare un medico” conclude il presidente AIDECO.

No prima dei due anni
Nella primissima infanzia bisogna evitare l’esposizione alla luce solare diretta. “La pelle del bambino è ancora immatura e meno protetta. Di conseguenza il sole può danneggiare le sue delicate strutture cutanee ancora più facilmente che nell’adulto e le cellule possono subire dei danni che si accumuleranno nel tempo per poi diventare più evidenti. Il numero di nei poi aumenterà se si prende troppo sole nell’infanzia” spiega il prof. Celleno.

Prima dei 2 anni è meglio evitare di esporre i bambini alla luce diretta del sole e proteggerli con indumenti adatti. Dopo i 2 anni, in maniera graduale, nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio, è possibile esporli al sole applicando sempre la crema con un alto fattore di protezione. È importante riapplicare il prodotto più volte durante l’esposizione, almeno ogni due ore. Sarebbe opportuno far indossare loro un cappellino ed una t-shirt.

“La delicata pelle del bambino non va protetta dal sole utilizzando i solari per adulti. Bisogna scegliere prodotti più adatti a lui, prediligendo un elevato fattore di protezione solare. Il prodotto deve essere facile da applicare per non irritare la pelle facendo infastidire il bambino” raccomanda il dermatologo.

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