Roma, 17 aprile 2020 – “Non toglieteci la gioia! La gioia che, al momento della nascita, il papà e la mamma provano quando vedono per la prima volta il proprio bambino o la propria bambina – così esordisce il Direttore dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia del Fatebenefratelli-Isola Tiberina, Antonio Ragusa – È una sensazione inenarrabile, indescrivibile, tra le più alte, belle e importanti che un essere umano possa provare. Non consentiamo né al virus né a nessun altro di toglierci questa gioia”.
Nell’emergenza Coronavirus che attanaglia il nostro Paese e non solo, un segnale di speranza ci viene dal vagito dei neonati che continuano a venire alla luce, anche nei giorni più ‘neri’. E lo sa bene il Fatebenefratelli-Isola Tiberina, culla di Roma, dove ogni anno nascono 3.200 bambini e che soprattutto in questi giorni difficili cerca di stare ancora più vicino alle future neo-mamme, tormentate dall’ansia del contagio per loro ma soprattutto per quelle piccole creaturine che crescono nella loro pancia.
Per questo, ostetriche, ginecologi, anestesisti, neonatologi e infermieri dell’Ospedale hanno voluto realizzare un video, visibile sul sito web (www.fatebenefratelli-isolatiberina.it), per ricordare a tutte le future mamme che, in questo periodo di grandi emozioni, “l’Isola c’è” e che, nonostante tutto, è possibile vivere l’arrivo del proprio figlio con gioia e serenità.
Per tutelare la salute di mamma e bambino, ma soprattutto la serenità per queste pazienti, il Fatebenefratelli-Isola Tiberina ha istituito dei percorsi protetti e ben delineati di pre-triage, che regolano l’accesso al Pronto Soccorso, definendo la tipologia di paziente e quindi le procedure da seguire per assicurare il massimo grado di sicurezza alle partorienti.
In caso di sintomi o difficoltà respiratorie, la donna è trasferita in altra struttura designata per l’emergenza, ma, nell’eventualità del ricovero inevitabile è previsto comunque uno spazio protetto, completamente separato da quello delle altre donne. Inoltre, a chiunque faccia ingresso in Ospedale, dagli operatori agli utenti, ai visitatori, sarà misurata la temperatura corporea ed è richiesto di indossare la mascherina chirurgica, che, nel caso della mamma, è fornita direttamente dal Nosocomio.
Rimane la possibilità per i papà di accedere alla sala travaglio, con le dovute precauzioni, e per le mamme è conservato il privilegio dello “skin to skin”, momento di contatto tanto importante nella relazione mamma-bambino alla nascita. Infine, l’accesso ai visitatori è limitato a una sola persona per un’ora al giorno. L’esperienza del parto è organizzato in modo sicuro all’Isola Tiberina, per sostenere ancora di più le mamme affinché possano vivere questa esperienza unica e meravigliosa, per quanto possibile, con la massima serenità.