Infettivologi pro vaccini sotto attacco di minoranze esaltate e violente

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Una soluzione al fenomeno delle recenti aggressioni a medici da Nord a Sud Italia, da Udine a Palermo si fa sempre più urgente. La Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT esprime piena solidarietà all’infettivologo Matteo Bassetti in riferimento alle scritte comparse sulle vetrate della clinica di Malattie Infettive di Udine con frasi ingiuriose su cui indaga la Polizia

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Prof. Massimo Galli

Roma, 9 agosto 2018 – “La Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT) esprime piena solidarietà al prof. Matteo Bassetti, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Udine, oggetto di un indegno attacco da parte di oppositori dei vaccini. L’attacco a Bassetti è immediatamente successivo alle minacce rivolte al Collega prof. Roberto Burioni, che da tempo si batte a favore delle vaccinazioni con generosità e coraggio – scrive il Presidente SIMIT Massimo Galli, a nome dell’intero comitato di presidenza – e a cui SIMIT estende la solidarietà e l’apprezzamento degli infettivologi italiani”.

Colleghi ‘colpevoli’ solo di essersi battuti in favore dei vaccini, uno strumento di salute che ha rivoluzionato la storia dell’umanità, fornendo nel volgere di poche generazioni un contributo fondamentale all’estensione dell’aspettativa di vita e alla drastica riduzione della mortalità infantile, eliminando o ridimensionando l’incidenza di molte malattie, sono oggi sotto attacco di minoranze esaltate e violente, che basano il loro assurdo credo sull’ignoranza e sulla negazione dei dati scientifici.

“Quasi alla fine del secondo decennio del ventunesimo secolo – prosegue il prof. Galli – con le insoddisfacenti performance vaccinali del decennio precedente alle reintroduzione dell’obbligo, l’Italia sembra essere il paese europeo industrializzato proporzionalmente più esitante nei confronti dei vaccini”.

“Una condizione di oggettiva arretratezza culturale che è una responsabilità collettiva e che da tutti deve essere combattuta con la ragione, l’informazione e la diffusione di una cultura della prevenzione e della lotta alle malattie infettive che è un prezioso, irrinunciabile bene comune. E che consentirà di isolare i violenti e i paladini della negazione della scienza”.

Sulla base di recenti sondaggi somministrati ai medici emerge che 2 medici su 3 sono vittima di aggressioni; il 70 per cento delle vittime sono donne. Ora assistiamo anche alle aggressioni su base ideologica degli oppositori ai vaccini.

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