Il ministro Lorenzin in visita all’Istituto Nazionale dei Tumori per il World Cancer Day

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I Can. We Can: l’INT rafforza lo slogan a sostegno della prevenzione e dei corretti stili di vita

ospedale-medici-corsiaMilano, 4 febbraio 2017 – “Il World Cancer Day è importante perché le persone non devono avere paura del cancro, è una bestia che si può domare, ma bisogna insistere sulla prevenzione, perché la differenza tra guarire e morire è quella di poter diagnosticare in tempo la malattia”. Così, dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove è stata in visita oggi e dove ha ascoltato medici e pazienti, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha parlato della lotta al cancro e dell’importanza della prevenzione per arrivare in tempo utile al riconoscimento delle patologie tumorali.

Corretti stili di vita e una diagnosi precoce possono infatti contribuire a una drastica diminuzione dell’incidenza del cancro, a migliorare il controllo della malattia e a ridurre la mortalità: è questo il messaggio che anche l’Istituto Nazionale dei Tumori sostiene e vuole ribadire in occasione dell’iniziativa ‘World Cancer Day’, che si celebra oggi in tutto il mondo.

La Giornata Mondiale contro il Cancro è un’iniziativa promossa dalla Union for International Cancer Control (UICC) allo scopo di unire la popolazione mondiale sul tema della lotta contro il cancro. Il progetto ci ricorda che tutti insieme, dai singoli individui, alle organizzazioni, alle comunità, possiamo contribuire a ridurre il peso globale del cancro. Con lo slogan “I Can. We Can”, la UICC intende promuovere un’educazione individuale e collettiva che porti ad azioni concrete per prevenire il tumore.

A sostegno di un corretto stile di vita e per ricordare che il nostro modo di vivere può influenzare il rischio di ammalarsi, l’Istituto Nazionale dei Tumori promuove il Progetto MeMeMe (sindrome Metabolica, dieta Mediterranea, Metformina), attualmente in corso. Si tratta di una grande sperimentazione clinica mirata a prevenire i tumori e le malattie croniche attraverso la dieta mediterranea tradizionale e con l’assunzione di un noto farmaco, la metformina, usato da oltre 50 anni per curare il diabete, che ha gli stessi effetti metabolici di una dieta ipocalorica.
Questo progetto è rivolto a persone sane ma con sindrome metabolica, definita dalla presenza di almeno tre dei seguenti fattori: obesità addominale (circonferenza vita maggiore di 85 cm per le donne e di 100 cm per gli uomini), glicemia alta (oltre 100 mg/dl), trigliceridi alti (oltre 150 mg/dl), colesterolo HDL basso (sotto 50 mg/dl) e pressione alta (oltre 85 la minima e 130 la massima).

Fino a ora alla sperimentazione hanno aderito oltre 700 volontari. Tutte le persone che vorranno partecipare al MeMeMe riceveranno gratuitamente esami del sangue, visita clinica per 5 anni, raccomandazioni alimentari e partecipazione a corsi di cucina con il team dei nutrizionisti di Cascina Rosa. Qui nei giorni scorsi, proprio in occasione del World Cancer Day, è stato presentato uno dei pranzo rivolti alle persone con sindrome metabolica – che li invita e li educa a un cambiamento alimentare basato sulle linee guida del World Cancer Research Fund.

Essere attivi e scegliere uno stile di vita sano sono infatti i messaggi chiave condivisi dall’INT e in particolare dagli Epidemiologi del Campus Cascina Rosa, che da 30 anni lavorano a progetti di ricerca che studiano l’interazione tra ambiente, stile di vita, alimentazione e insorgenza dei tumori. La ricerca e la collaborazione di migliaia di persone entrate nei progetti come soggetti volontari hanno contribuito a identificare alcuni punti fondamentali per la prevenzione dei tumori che il Campus Cascina Rosa propone ai cittadini.

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Dott. Enzo Lucchini

“Siamo onorati di ospitare oggi nella nostra struttura, qui dove è nata l’Oncologia italiana, il ministro della Salute. L’Onorevole Beatrice Lorenzin ha scelto proprio l’Istituto Nazionale dei Tumori per ricordare che insieme, un giorno potremo vincere il cancro – dichiara Enzo Lucchini, Presidente dell’Istituto Nazionale dei Tumori – La giornata Mondiale contro il Cancro è un’occasione in più per ribadire quali sono le armi che ognuno di noi ha a disposizione per iniziare a combatterlo: corretti e salutari stili di vita utili a prevenirlo, il pronto riconoscimento dei segni che manifesta al suo nascere e l’affidarsi a strutture specializzate che possano fornire le terapie più efficaci oggi disponibili per un sempre maggior numero di forme tumorali”.

“Oggi sta aumentando l’incidenza del cancro ed è aumentata la nostra capacità di curarlo – afferma il Direttore Scientifico dell’INT, Giovanni Apolone – Le cure costano molto, soprattutto per il costo dei nuovi farmaci anti-tumorali. La prevenzione primaria e secondaria sono le armi migliori per ridurre la frequenza dei tumori e aumentarne la curabilità. La maggior parte dei tumori non colpisce le persone per caso ma è legato al nostro stile di vita e quindi cambiando le nostre abitudini di vita potremmo ottenere risultati migliori con una spesa inferiore. Inoltre, una buona parte dei risultati osservati sul miglioramento della curabilità è da attribuire alla prevenzione secondaria e alla diagnosi precoce; fare una diagnosi in una fase asintomatica permette come minimo una più facile cura, interventi meno invasivi e spesso una maggior probabilità di guarigione”.

fonte: ufficio stampa

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