Il DAC leader tra i distretti europei con il progetto EACP-EUROSME

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Napoli, 8 novembre 2018 – Il Distretto Aerospaziale della Campania – DAC – è capofila del progetto europeo EACP-EUROSME “Azioni di specializzazione intelligente tra cluster aerospaziali per la competitività delle PMI con approccio orientato all’economia circolare”, finanziato dal Programma COSME dell’Unione Europea.

Il Distretto guidato da Luigi Carrino, infatti, rispondendo alla Call del marzo 2018 “European Strategic Cluster Partnerships for smart specialization investments”, si è aggiudicato il ruolo di coordinamento tra i distretti europei per il progetto promosso dal Programma Cosme (Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-Sized Enterprises) della durata di 24 mesi a partire da ottobre 2018 e con un finanziamento pubblico pari al 75% del costo totale di 500mila euro circa.

Il partenariato è composto da 6 distretti, di cui 5 soci EACP (European Aerospace Cluster Partnership), e cioè: Distretto Aerospaziale della Campania, Hamburg Aviation (Germania), Moravian Aerospace Cluster (Repubblica Ceca), Tecnologie per le Osservazioni della Terra ed i Rischi Naturali (Basilicata), Aerospace Valley di Tolosa (Francia), North West Aerospace Alliance (Regno Unito).

L’obiettivo è di realizzare almeno quattro progetti di innovazione tecnologica per un valore complessivo di 20 milioni, pronti per essere finanziati attraverso fondi pubblici o tramite investimenti privati. Il progetto prevede il coinvolgendo complessivo di 300 PMI, 46 Distretti (6 diretti e 40 indiretti), 6 regioni e 20 tra centri tecnologici e parchi scientifici dei Paesi che rientrano nel programma COSME. Previsti 20 Accordi di cooperazione B2B per 60 stakeholder coinvolti.

Le tappe
Lo scorso 22 ottobre il DAC ha dato il benvenuto ai partner del progetto EACP-EUROSME per la riunione tecnica di kick-off. La riunione si è tenuta presso la sede dell’Unione Industriale di Napoli, grazie all’ospitalità del presidente Vito Grassi. Durante la riunione sono state impostate le prime azioni operative necessarie per il perseguimento degli obiettivi.

Il 24 ottobre il progetto EACP-EUROSME è stato poi presentato presso gli uffici dell’agenzia EASME della Commissione Europea a Brussels dal project manager del DAC, Gennaro Russo e dalla coordinatrice di EACP Francine Schulz, del distretto Hamburg Aviation. L’occasione è stata offerta dal kick-off del programma COSME dedicato alla partnership tra distretti sugli investimenti nella strategia intelligente e sulle tecnologie duali. Con tale programma l’Unione Europea ha investito 3,1 milioni di euro, finanziando 11 progetti tra cui appunto EACP-EUROSME, unico nel settore aerospaziale.

Il 25 ottobre i rappresentanti EUROSME hanno inoltre partecipato ad un momento di confronto insieme a numerosi altri distretti in varie discipline: aerospazio, città intelligente, tessile, medicina, salute, biotecnologie, automotive, cyber security, ICT.

In questa occasione il project manager del DAC, Gennaro Russo, ha ricevuto l’attestato che testimonia l’importanza che l’Unione Europea attribuisce a questo tipo di progetti. Si tratta di un riconoscimento che testimonia il contributo che il progetto EACP-EUROSME, fornisce alla policy dell’Unione Europea a favore degli investimenti nelle aree prioritarie della Smart Specialization e della modernizzazione industriale.

Sintesi degli obiettivi
EACP-EUROSME, in sintesi, punta a:

  • definire una strategia comune sulle aree prioritarie di specializzazione intelligente in ambito aerospaziale;
  • generare una pipeline di progetti di investimento industriale per circa 20 M€ attuati attraverso la cooperazione interregionale, pronti per il finanziamento pubblico o privato;
  • sfruttare il potenziale della specializzazione intelligente per promuovere nuove supply chain efficienti e ad alto valore aggiunto, con particolare focus sull’Economia Circolare.

In particolare, il progetto mira a rafforzare la collaborazione delle PMI all’interno dei Distretti e delle Regioni coinvolte, partecipando a progetti di investimento nell’ambito di aree comuni di priorità aerospaziale della specializzazione intelligente, e associando a ciò la filosofia dell’economia circolare ancora molto poco utilizzata nel settore. Incoraggerà la creazione di un ambiente imprenditoriale favorevole e di un ecosistema dell’innovazione, identificando nuove opportunità di investimento.

Le azioni previste sono: stimolare la cooperazione tra distretti di regioni diversamente sviluppate; ricercare le aree di comune interesse e le sinergie tra le RIS3 delle Regioni rappresentate; promuovere la collaborazione delle PMI all’interno dei Distretti e delle Regioni.

Scenario europeo
Il settore aerospaziale è una delle industrie più grandi e potenti del mondo, caratterizzata essenzialmente da un trend positivo continuo. L’industria aerospaziale europea, infatti, nel 2015 ha realizzato un fatturato di 222 miliardi di euro (1/3 rappresentato dalla filiera – supply chain), con un incremento dell’11% rispetto al 2014.

Il settore è composto da grandi aziende e molte PMI innovative e start-up in grado di determinare l’innovazione nelle tecnologie abilitanti fondamentali che consentono al settore di continuare a evolversi quotidianamente.
L’aeronautica è il settore in cui gli stakeholders europei pubblici e privati hanno consentito di raggiungere una leadership mondiale.

Lo spazio guida il progresso scientifico e promuove la crescita e l’occupazione in molti altri settori, come le telecomunicazioni, la navigazione, l’osservazione della Terra, ecc., e ha iniziato ad espandere i limiti dell’umanità nel Quarto Ambiente.
L’aerospazio è al centro della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, ed è un facilitatore vitale dell’integrazione e della coesione europea.

Per tutti questi motivi, le nuove sfide in termini di competitività richiedono che le Regioni e i Distretti europei cooperino tra loro sempre di più per rafforzare le rispettive imprese. Le attività economiche sviluppate nei distretti rappresentano oggi circa il 39% dei posti di lavoro e il 55% dei salari europei. La collaborazione tra diversi cluster europei può favorire l’abbinamento di soluzioni di ricerca, sviluppo e innovazione, e sostenere attività di innovazione interregionale.

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