Il 14% dei pazienti Covid-19 negli ospedali del Gruppo San Donato

Milano, 12 marzo 2020 – A beneficio di tutti gli organi di informazione e in modo da evitare la circolazione di dati errati, come accaduto negli ultimi giorni, il Gruppo San Donato fornisce di seguito i numeri corretti relativi all’attività dei suoi ospedali impegnati nella gestione dell’emergenza Covid-19.

Dal 21 febbraio, giorno in cui è iniziata l’emergenza lombarda, il Gruppo San Donato per primo ha messo i propri ospedali a completa disposizione del sistema sanitario regionale. La collaborazione è partita con l’identificazione di posti letto di degenza e terapia intensiva dedicati ai pazienti Covid-19 presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele. Inoltre, una task force di 20 medici intensivisti è intervenuta nella zona rossa e in alcuni ospedali pubblici ad essa limitrofi a supporto 24/24h dei colleghi delle terapie intensive.

L’attività clinica in elezione all’interno dei nostri ospedali, in accordo con Regione Lombardia, è stata dapprima ridotta e poi totalmente sospesa per fornire spazi e personale all’emergenza. In questo modo oggi abbiamo dedicato in totale 630 posti letto ai pazienti Covid-19, di cui 65 in terapia intensiva e 60 in reparto di degenza ordinaria dotati di C-pap. In questo momento i pazienti Covid-19 ricoverati presso gli ospedali GSD sono circa 560, di cui 50 in terapia intensiva. Dall’11 marzo il Gruppo San Donato si sta facendo carico del 14,5% dei pazienti Covid-19 ricoverati in tutta la Lombardia.

Relativamente al nostro IRCCS Ospedale San Raffaele, diversamente da quanto riportato da alcuni organi di informazione, i pazienti in terapia intensiva non sono 4, bensì 24. Tutta l’area internistica del pronto soccorso è inoltre dedicata ai pazienti che necessitano di ossigenoterapia e osservazione.

Al San Raffaele sono 150 i posti letto per malati con sintomi da infezione Covid in cui è applicata l’assistenza respiratoria non invasiva. Entro 15 gg apriremo anche una nuova rianimazione con ulteriori 14 posti letto. A questo si aggiunge il ruolo di hub regionale per le patologie cardiovascolari, conferito da Regione Lombardia.

La nostra équipe di anestesisti-rianimatori continua a essere un centro di riferimento per i casi di insufficienza respiratoria più grave: medici e infermieri si sono occupati anche ieri di trasportare un paziente grave dall’Ospedale di Cremona, attualmente sottoposto a terapia con ECMO.

La situazione grave nella provincia di Bergamo, ci vede impegnati con i nostri due ospedali locali, con circa 300 pazienti. Nelle prossime 72 ore saremo in grado di allestire ulteriori 110 posti di degenza ordinaria e 10 in terapia intensiva per prepararci ad un eventuale picco di pazienti dell’area milanese.

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