Glioblastoma: sintomi, diagnosi e nuove prospettive terapeutiche. Convegno a Pisa

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Può insorgere a tutte le età, ma nel 70% dei casi i pazienti sono diagnosticati a un’età compresa tra 45 e 70 anni. I segni neurologici sono aspecifici in quanto sono secondari all’ipertensione endocranica e comprendono la cefalea e il vomito, spesso in associazione ai cambiamenti del comportamento o a deficit neurologici focali

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Pisa, 18 ottobre 2019 – Il 9 dicembre l’auditorium del Centro “Le Benedettine” (piazza San Paolo a Ripa d’Arno 16, Pisa) ospiterà il convegno “Il glioblastoma: diagnosi, trattamento e prospettive”, organizzato dal professor Paolo Perrini (Unità operativa Neurochirurgia), dal professor Mirco Cosottini (Unità operativa Neuroradiologia), dal professor Antonio Giuseppe Naccarato (Sezione dipartimentale Anatomia patologica I) e dalla professoressa Fabiola Paiar (Unità operativa Radioterapia).
Il convegno vedrà la partecipazione dei diversi specialisti dell’Aou pisana coinvolti nella diagnosi e trattamento del glioblastoma.

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Prof. Paolo Perrini

Il glioblastoma è un tumore maligno astrocitario (grado IV secondo la classificazione OMS) e rappresenta il più frequente tumore primitivo cerebrale, con un’incidenza di 3 – 4 casi su 100.000 persone per anno. Può insorgere a tutte le età, ma nel 70% dei casi, i pazienti sono diagnosticati a un’età compresa tra 45 e 70 anni.

I tumori si localizzano di solito negli emisferi cerebrali, ma possono avere sede in tutto il sistema nervoso centrale. Il tumore ha tipicamente un decorso rapidamente progressivo (intorno ai 2-3 mesi), tranne quando il glioblastoma prende origine da un astrocitoma preesistente di basso grado (glioblastoma secondario).

I segni neurologici sono aspecifici in quanto sono secondari all’ipertensione endocranica e comprendono la cefalea e il vomito, spesso in associazione ai cambiamenti del comportamento o a deficit neurologici focali.

Il trattamento comprende la resezione chirurgica seguita dalla radioterapia a livello del letto tumorale, in combinazione con la chemioterapia (temozolamide). Data la relativa rarità del tumore, la presa in carico dei pazienti deve essere effettuata da un gruppo multidisciplinare di esperti in neuro-oncologia che include il neuroradiologo, il neurochirurgo, l’anatomopatologo, il radioterapista e il neuroncologo.

Durante il convegno verranno discusse le problematiche legate alla diagnosi e al trattamento del glioblastoma e particolare attenzione sarò rivolta alle prospettive diagnostiche e terapeutiche.
Il corso è diretto a neurologi, neurochirurghi, anatomopatologi, oncologi, radioterapiasti, radiologi, neuroradiologi, medici di medicina generale. L’ingresso è gratuito.

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